Dopo un anno e mezzo, il Circolo Fotografico Palmarino torna al teatro Ristori a Cividale, questa volta con uno show tutto suo!
Sabato 8 ottobre alle 17:30, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’UTE della Città Longobarda, condivideremo con il pubblico un programma di multivisioni molto vario e ci auguriamo altrettanto interessante:

 

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES - Immagine di Luigino Snidero

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES – Immagine di Luigino Snidero

 

 

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES: i luoghi più belli e suggestivi della nostra bellissima regione attraverso gli occhi e gli obiettivi dei Soci del CFP!

È la multivisione che abbiamo preparato nel 2015 per omaggiare il nostro ospite internazionale, David Noton, e tutti gli altri ospiti all’evento del nostro 40° compleanno.

Ve la faremo vedere in versione aggiornata 2016.

 

 

MATAJUR - Immagine di Carlo Gallone

MATAJUR – Immagine di Carlo Gallone

 

 

MATAJUR: un viaggio sulla splendida montagna “di casa”, con immagini di grande suggestione, ottenute dopo mille estenuanti escursioni alla ricerca dell’attimo e della luce perfetta, raccontato dall’autore, Carlo Gallone.

Multivisione inedita.

 

MACRO - Immagine di Gigi Gallone

MACRO – Immagine di Gigi Gallone

 

 

MACRO: il piccolo mondo dei fiori e degli insetti è tanto complicato, quanto meraviglioso: bisogna mettersi al livello del suolo e saper guardare e riconoscere. Bisogna aspettare la stagione giusta ed alzarsi prestissimo, prima che gli insetti incomincino la loro frenetica attività. Lo ha fatto per noi Gigi Gallone. Montaggio di Carlo Gallone.

Multivisione inedita.

 

 

THE KING - Immagine di Maro Zamò

THE KING – Immagine di Maro Zamò

 

 

THE KING: sua maestà il martin pescatore. Alcuni fotografi, non pochi, sono affetti da una sindrome chiamata “martinite”, che li porta ad inseguire il coloratissimo volatile lungo i corsi d’acqua ed a cercare gli appostamenti migliori per riprenderlo in piena attività. Marco Zamò e Francesco Vignando ne sono gravemente affetti e ci faranno vedere quanto. Montaggio di Marco Zamò.

Multivisione inedita.

 

 

VOLTI DEL PATRIARCA - Immagine di Luigino Snidero

VOLTI DEL PATRIARCA – Immagine di Luigino Snidero

 

 

VOLTI DEL PATRIARCA: immagini ed espressioni catturate da Luigino Snidero durante le rievocazioni storiche di Cividale dal 2014 al 2016. Dietro ogni finzione, dietro ogni travestimento, gli occhi non mentono mai ed hanno sempre una storia da raccontare.

Multivisione inedita.

 

 

INSPIRED BY ICELAND - Immagine di Marco Manzini

INSPIRED BY ICELAND – Immagine di Marco Manzini

 

 

INSPIRED BY ICELAND: si chiude con i fuochi d’artificio! Un appassionato racconto per immagini dalla Terra del Ghiaccio vista con gli occhi incantati dal bagliore verde dell’aurora boreale. Di Marco Manzini, Stefano Rossi, Paolo Vercesi, Daniele Favret e Yan Bertoni. Montaggio di Marco Manzini e Stefano Rossi.

 

 

Multivisioni in Piazza Grande
Circolo Fotografico Palmarino

Venerdì 1° luglio, ore 21:30
Piazza Grande, Palmanova

 

Il Circolo Fotografico Palmarino, in collaborazione con il Comune di Palmanova,  presenta una rassegna delle sue più belle multivisioni, per la prima volta all’aperto in Piazza Grande:

 

Friuli Venezia Giulia Lanscapes

(i più bei paesaggi della nostra splendida Regione visti dai Soci del Circolo)

Sistiana © Matteo Bordignon

Sistiana © Matteo Bordignon

Matajur

(una prima visione assoluta, immagini di Carlo Gallone)

Matajur © Carlo Gallone

Matajur © Carlo Gallone

 

Cromoterapia

(la coloratissima Burano, vista dagli amici di Fotoclub Obiettivo Burano e dai soci del CFP)

Burano © Luigino Snidero

Burano © Luigino Snidero

Inspired by Iceland

(l’Islanda attraverso gli occhi di Marco Manzini, Stefano Rossi, Daniele Favret, Yan Bertoni e Paolo Vercesi)

Iceland © Stefano Rossi

Iceland © Stefano Rossi

Palma A.D. 1615

(4 anni di rievocazioni in Palmanova attraverso le immagini dei Soci del Circolo).

Rievocando... © Luigino Snidero

Rievocando… © Luigino Snidero

Ingresso libero

 

Rafael Rojas

Rafael Rojas

Il grande fotografo naturalista e paesaggista Rafael Rojas, Hasselblad Master 2014, sarà per la prima volta in Italia a Palmanova sabato 26 Novembre, dalle 17:30, ospite del Circolo Fotografico Palmarino.

Rafael Rojas presenterà al pubblico del Teatro Gustavo Modena le sue immagini più belle ed in particolare quelle contenute nel suo ultimo libro, “Timeless”, con straordinarie immagini di un’iconica e splendida Venezia in bianco e nero e stampa fine art.
Rafael Rojas ci mostrerà e racconterà come la fotografia di paesaggio possa diventare una forma creativa di espressione artistica individuale. Affronterà, con esempi concreti e con le sue immagini più belle, i diversi aspetti del processo fotografico, mettendo a confronto il paesaggio esteriore con quello interiore.

Classic Edition Timeless Timeless © Rafael Rojas

Classic Edition Timeless Timeless © Rafael Rojas

Nella presentazione e interazione con il pubblico sarà affiancato da un’interprete. L’evento è gratuito, ma è caldamente consigliato prenotare anticipatamente il posto online.
Per informazioni al riguardo scrivere a cfpalmarino@gmail.com

 

© Rafael Rojas

 

 

Rafael Rojas è un artista il cui lavoro fotografico si concentra spesso su concetti quali il tempo, la decadenza ed il cambiamento, l’interazione tra l’uomo e la natura e le sue conseguenze sull’equilibrio ambientale, l’energia latente nel paesaggio e la caducità dell’esistenza .
Rafael si sforza di rinchiudere concetti, emozioni e spiritualità dentro le sue opere .

Rafael si dedica oggi al ruolo di Direttore di “Essential Seeing“, una scuola Svizzera dedicata all’insegnamento della fotografia come strumento creativo per l’espressione personale che utilizza come strumenti didattici ebooks, video e la frequentazione di workshops fotografici.
Assieme alla moglie Anca, organizza viaggi fotografici immersivi in alcuni dei posti più magnetici e ricchi d’ispirazione al mondo.
È stato fondatore di  Whytake.net, a lungo la più importante ed esclusiva comunità online di fotografi naturalisti al mondo.

 

Symmetry by the sea © Rafael Rojas

Symmetry by the sea © Rafael Rojas

 

Premi

2014   Master Hasselblad

2013   Photolucida Critical Mass – Finalist

2013   International Photography Awards IPA – First Prize

2013   International Photography Awards IPA – Third Prize

2013   International Photography Awards IPA – 3 Honorable Mentions

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Category winner

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Third Prize

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – 2 Honorable Mentions

2013   Masters Cup Color Awards – 3rd prize

2012   International Photography Awards IPA – 2 First Prizes

2012   International Photography Awards IPA – 2 Second Prizes

2012   International Photography Awards IPA – Third Prize

2012   International Photography Awards IPA – 3 Honorable Mentions

2012   Px3 People’s Choice Awards – Gold & Silver Medal

2012   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Bronze Medal

2012   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Honorable Mention

2012   Panoramic Photographer of the Year – Silver Award

2012   Memorial Maria Luisa Awards – First Prize

2011   International Photography Awards IPA – First Prize

2011   International Photography Awards IPA – Second Prize

2011   International Photography Awards IPA – 4 Honorable Mentions

2011   Trierenberg Super Circuit – Gold Medal

2010   International Photography Awards IPA – First Prize

2010   International Photography Awards IPA – Second Prize

2010   International Photography Awards IPA – 2 Honorable Mentions

2010   Memorial Maria Luisa Awards – First Prize

2010   ICP Awards – 3 Honorable Mentions

 

Soft shores © Rafael Rojas

Soft shores © Rafael Rojas

 

Mostre

2014   MontPhoto FEST, Girona, Spain

2014   Photokina 2014, Köln, Germany

2014   Confrontations Gessiennes, France

2014   Casa de Cultura Portalea, Eibar, Spain

2013   Chillon Castle, Montreux, Switzerland

2013   Gallery Metropolis 7, Geneva, Switzerland

2013   Gallery Espace Dupon, Paris, France

2013   Fundación Barraquer, Barcelona, Spain

2013   Voies Off Rencontres d’Arles, France

2013   Caja Castilla La Mancha, Albacete, Spain

2013   Palacio de Revillagigedo, Gijón, Spain

2012   Gallery “Bolena”, Dijon, France

2012   Centro biodiversidad Torre Madariaga, Vizcaya, Spain

2010   Smithsonian Museum, Washington, USA

2010   Burke Museum, Seattle, USA

 

Hebridean stripes © Rafael Rojas

Hebridean stripes © Rafael Rojas

 

Pubblicazioni – Libri

2015   “Timeless”, Rafael Rojas Edition

2011   “Natura”, Editions Altus

2010   “Bouts de Planète”, Editions Altus

 

Seracs © Rafael Rojas

Seracs © Rafael Rojas

Il occasione dell’evento più importante dell’anno per la Città Stellata, la partenza di tappa del Giro d’Italia, il CFP ha avuto l’opportunità di disporre di un importante spazio espositivo: la loggia in Piazza Grande.

In quel bellissimo ambiente, abbiamo quindi allestito l’anteprima della nostra mostra “Naturalmente FVG” e, nell’antistante porticato, giovedì 19 maggio sera, durante la grande festa del Giro, abbiamo proiettato alcune delle nostre più belle multivisioni.

Questo breve articolo è solo per dire un grandissimo grazie all’Amministrazione Comunale, che ha creduto in noi e ci ha ospitati nel suo spazio migliore, a tutti i numerosissimi visitatori della nostra mostra, ai fotografi che hanno messo a disposizione i loro scatti più belli, alle Officine Grafiche Visentin, che li hanno stampati in modo stupendo, a tutti i Soci che hanno allestito, presidiato e smontato la mostra. Per noi è stata una grande festa di fotografia, ancora grazie davvero di cuore a tutti!

Ora la mostra riposerà fino a settembre, quando sarà ospitata al BioPhotoFestival Internazionale di Budoia. A ottobre invece verrà allestita presso la Festa d’autunno a Feletto Umberto. Poi ci saranno ancora 2 location splendide, ma per ora sono ancora top secret!

 

Si decide come ordinare le foto

Si decide come ordinare le foto

Si prendono le misure

Si prendono le misure

Un soddisfatto sguardo d'assieme

Un soddisfatto sguardo d’assieme

 

Marco pianta i primi chiodi

Marco pianta i primi chiodi

Come le mettiamo?

Come le mettiamo?

Discussioni tecniche e raddrizzamento linee

Discussioni tecniche e raddrizzamento linee

Ancora discussioni tecniche...

Ancora discussioni tecniche…

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Preparativi per le proiezioni

Preparativi per le proiezioni

Giovedì 19, mostra aperta!

Giovedì 19, mostra aperta!

E anche le affissioni sono a posto

E anche le affissioni sono a posto

Luigino con il vicesindaco, Adriana Danielis

Luigino con il vicesindaco, Adriana Danielis

Un momento della proiezione di FVG Landscapes

Un momento della proiezione di FVG Landscapes

Gigi in ...maglia rosa

Gigi in …maglia rosa

Tutti con il cappellino del Giro!

Tutti con il cappellino del Giro!

Il Giro è partito, si smonta...

Il Giro è partito, si smonta…

Oggi il Circolo Fotografico Palmarino compie  41 anni!
E’ doveroso un breve excursus, non esaustivo, sulle principali attività svolte nell’ultimo quinquennio dal CFP ed in corso nel 2016 e ringraziare tutti i Soci ed il Direttivo per l’intenso ed appassionato lavoro svolto.
Un grazie particolare anche a tutti i nostri, tantissimi, ospiti, che ci hanno onorato della loro presenza e delle loro splendide immagini in questi bellissimi anni!

 

Quinquennio 2011 – 2016

 

Dati generali:

Iscritti: mediamente 90 Soci/anno.

Corsi di fotografia/fotoritocco ogni anno: totale circa 300 partecipanti nel quinquennio, 85 nel solo 2016 (corso già tenuto tra gennaio ed aprile).

Dal corso 2016 di Manzano

Dal corso 2016 di Manzano

 

 

CFP aderisce alla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.

CFP collabora con Proloco Manzano.

CFP collabora con Centro Salute Mentale di Palmanova (serate, corsi mirati di fotografia).

CFP collabora con Accademia Nuova Esperienza Teatrale di Palmanova.

CFP collabora con Nova Ludica per eventi “Cosplay”.

CFP ha un proprio forum di discussione online con 720 iscritti (www.cfpalmarino.com).

CFP ha un proprio blog per la pubblicazione di interviste, recensioni, articoli tecnici… (www.cfpalmarino.it).

Charity: CRO Aviano: euro 1000, Avos onlus: 800 kg di cibo in scatola.

800 Kg di viveri da CFP ad Agos

800 Kg di viveri da CFP ad Agos

 

Riunioni: ogni lunedì, con pianificazione, media presenze in sede 25 persone, con punte di 50.

Cena Sociale: ogni anno, a gennaio.

Da gennaio 2016, mensilmente: Autofocus, incontro con l’autore (al PAOV, 80/100 persone as appuntamento).

Dal 2016: grande grigliata estiva CFP.

 

Attività quinquennio:

Settembre 2011: corso di Still life con il fotografo Gabriele De Nardo (al Circolo).

Novembre 2011: gita a Modena, mostra Ansel Adams (40 partecipanti).

Gennaio 2012: serata con il fotosub campione italiano Michele Davino (al PAOV)

Maggio 2012, workshop fotografico ai Monti Sibillini.

Ottobre 2012: “Dolomiti Friulane, le voci del silenzio” libro e multivisione di Luciano Gaudenzio (al PAOV).

Ottobre 2012:  “Pensieri d’inverno” (Panfili e Lombardi, al PAOV)

Novembre 2012: serata con il multivisionario Carlo De Agnoi (al PAOV).

Febbraio 2013: presentazione del libro “Oasi” (Cattaruzzi, al PAOV).

Marzo 2013: corso di multivisione con Carlo De Agnoi.

Maggio 2013: serata CFP  “ Ísland – storie d’acqua e sul ghiaccio” al PAOV.

Settembre 2013: serata CFP in collaborazione con  Centro Culturale Settetorri di Tavagnacco e patrocinio del Comune (‘auditorium Feletto Umberto).

Ottobre 2013: mostra collettiva alla “Festa d’autunno” a Feletto Umberto.

Novembre 2013: corso di orientamento con APRD nordic walking di Buttrio .

Novembre 2013: presentazione del libro “M’ama non m’ama” (De Agnoi, al PAOV).

Novembre 2013: “ARCTOS.01” – Gli orsi di Nico Zaramella (al PAOV).

Maggio 2014: mostra collettiva CFP all’Aeroporto FVG di Ronchi dei Legionari.

Novembre 2014: “Fra sassi, terra e acqua” (con Sergio Vaccher, PAOV).

Novembre 2014: “30” (con Andrea Pozzi, PAOV).

Novembre 2014: “Cansiglio, le musiche silenti della foresta” (con Paolo Toffoli, PAOV).

Marzo 2015: presentazione del libro “Splendida natura del Nord America” (Bartoloni, PAOV).

Marzo 2015: serata CFP al fotoclub “El Bragosso” a Caorle.

Maggio 2015: serata di multivisioni CFP al PAOV.

Maggio 2015: seminario Canon al PAOV.

David Noton al Ristori - by Federico Indri

David Noton al Ristori – by Federico Indri

David Noton al Ristori - by Federico Indri

David Noton al Ristori – by Federico Indri

Paolo ed Ema al mixer al Ristori

Paolo ed Ema al mixer al Ristori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maggio 2015: “Chasing the light roadshow” con il fotografo internazionale David Noton (sold out teatro Ristori).

Settembre 2015: serata di multivisioni CFP (Aula magna scuola Piccoli, Cividale).

Novembre 2015: “La natura ai piedi del Grappa” (con Valter Binotto, al PAOV).

Novembre 2015: “Viaggio in Dolomiti” (con Marco Dian, al PAOV).

Novembre 2015: presentazione del libro “Splendida natura d’Africa” (Bartoloni, PAOV).

Febbraio 2016: presentazione libro “Carnia, scrigno di emozioni” (Bano e Da Pozzo, Abbazia Rosazzo).

Marzo 2016: ospiti del 15° Diaponatura a San Donà di Piave.

Aprile 2016: serata CFP a Burano (Venezia).

Aprile 2016: workshop a Burano (Venezia).

Aprile 2016: presentazione libro “Terra d’Africa” (De Monte e Morgante, Abbazia di Rosazzo).

Maggio 2016: “Fotografi in GIRO” mostra collettiva e multivisioni sotto la Loggia in Piazza a Palmanova.

Maggio 2016: serata di multivisioni CFP a Muzzana in occasione del Festival fotografico dell’oasi di Marano Lagunare.

Settembre 2016: mostra “Naturalmente FVG” e stand in occasione del 3° contest internazionele BioPhotoFestival a Budoia.

Ottobre 2016: mostra alla “Festa d’autunno” a Feletto Umberto.

Ottobre 2016: serata CFP a Mestre, ospiti di Effemme (Fotoamatori Mestrini).

Novembre 2016: grande evento con fotografo internazionale Rafael Rojas (teatro Modena).

 

 

David e Wendy Noton con Andrea

David e Wendy Noton con Andrea

David e Wendy Noton con Elena

David e Wendy Noton con Elena

David Noton con Luigino

David Noton con Luigino

David Noton con Marco

David Noton con Marco

David Noton con Stefano

David Noton con Stefano

David e Wendy Noton con Rossana

David e Wendy Noton con Rossana

Lo scorso 18 Aprile, presso la sala riunioni del Palmanova Outlet Village, è stata protagonista del terzo Autofocus la fotografa Anne Mäenurm, affermata fotografa naturalista di origini estoni.

© Anne Mäenurm

Anne Mäenurm © Luciano Gaudenzio

 

Come ormai consuetidine di tutti gli incontri del CFP, la visione delle immagini di Anne è stata scandita dall’intervista realizzata da Paolo Vercesi e dalle domande del Pubblico.

Luigino presenta la serata © Matteo Bordignon

Luigino presenta la serata © Matteo Bordignon

Ecco uno stralcio dell’intervista:

Paolo intervista Anne © Matteo Bordignon

Paolo intervista Anne © Matteo Bordignon

Paolo Vercesi: Buonasera Anne e buonasera al nostro pubblico. Ci fa molto piacere averti tra noi stasera e, per prima cosa, vogliamo sapere come stai.

Anne Mäenurm: Credo abbastanza bene (ride, ndr).

PV: Che effetto ti fa stasera seduta da questa parte della sala, tu che qualche anno fa qui hai seguito il corso del CFP?

AM: Mi fa sudare (risate, ndr)

Paolo intervista Anne © Matteo Bordignon

Paolo e Anne © Matteo Bordignon

 

PV: Non capita spesso di trovare una donna fotografa, come è nata la tua passione per la fotografia?

AM: E’ una passione che ho sempre avuto fin da piccola, quando usavo le fotocamere di mia mamma. Non ero molto brava e scattavo fotografie a tutto quello che vedevo. Più avanti sono arrivata in Italia, mi sono innamorata delle sue montagne ed ho voluto approfondire la mia tecnica e la mia conoscenza. Poi ho trovato il CFP dove ho avuto modo di fare il mio primo corso.

PV: Che soggetti prediligi?

AM: In assoluto montagne e natura.

PV: E’ quindi tempo di vedere “Le montagne attraverso i tuoi occhi”, di Anne!

(proiezione multivisione "Le montagne attraverso i miei occhi")
© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

PV: Complimenti Anne, e grazie per averci portato delle foto così belle e realizzate con una gran tecnica. Che suggerimenti ti senti di dare a chi è ancora alle prime armi?

AM: Seguire gli altri fotografi, fare qualche workshop, confrontarsi sempre con altri.

PV: Dalle immagini viste traspare una predilezione per l’inverno, è la tua stagione preferita?

AM: Sì esatto.

PV: Cosa ti piace in particolare dell’inverno?

AM: Il bianco pulito, il freddo… se vedo che sta nevicando esco subito di casa a fotografare.

© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

PV: I luoghi preferiti sono le montagne, qualche posto che ami particolarmente?

AM: Le montagne italiane mi piacciono indistintamente, le farei tutte da nord a sud. Basta che siano montagne.

PV: Sei originaria dell’Estonia, come sei capitata qua in Friuli?

AM: Per il marito… (risate, ndr)

© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

PV: Hai nostalgia del tuo Paese?

AM: Si tanta, mi manca soprattutto l’inverno in Estonia, perché sono otto anni che ritorno casa solo per l’estate. Mi manca molto l’inverno nel mio Paese.

PV: Le immagini che vediamo tra poco sono estive o invernali?

AM: Dell’estate, purtroppo…

© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

(visione e commento delle immagini dell'Estonia)

PV: Grazie di nuovo, da queste immagini e dai racconti traspare tutto il tuo amore per la natura… sono più i sacrifici oppure le soddisfazioni?

AM: Indubbiamente le soddisfazioni.

PV: C’è qualche soddisfazione particolare che ci vuoi raccontare, qualche foto per te speciale?

AM: Devo ancora farla!

PV: Abbiamo tempo per qualche domanda dal pubblico.

Il folto pubblico presente © Matteo Bordignon

Il folto pubblico presente © Matteo Bordignon

(pubblico) Che temperatura c’è d’estate in Estonia?

AM: Circa 25 gradi in agosto, in giugno, luglio da 15 a 25 gradi.

(pubblico) Con tutte quelle paludi non avete zanzare?

AM: E’ pieno, pienissimo!

(pubblico) Ci spieghi come hai fatto le foto “mezze” subacque?

AM: Utilizzando una custodia semi-subacquea, una specie di sacca. Non è facile da usare perché devi scattare alla cieca, sperando che il fuoco e l’inquadratura siano corretti. Alla fine su 200 foto ne tieni una o due, bisogna provare molto. Non sono ancora riuscita a fare le foto che volevo, adesso l’approfondimento fotografico dei laghi alpini è un po’ la mia missione.

(pubblico) Che attrezzatura usi?

AM: Un solo corpo macchina, 70-200, 300, 24-70, 85 e Trioplan, il grandangolo l’ho venduto ma lo ricomprerò.

(pubblico) Ci sono gli orsi in Estonia?

Il folto pubblico presente © Matteo Bordignon

Il folto pubblico presente © Matteo Bordignon

AM: Sì certo, abbiamo tanti orsi e linci perché l’Estonia è quasi disabitata. Se si vuole vedere le linci il periodo migliore va da dicembre a marzo, perché escono dal bosco quando c’è molta neve ed è più facile vederle. Per le alci invece bisogna uscire la mattina molto presto quando sono fuori dai boschi. 

(pubblico) D’inverno i luoghi che hai fotografato in Estonia sono facili da raggiungere?

AM: E’ meglio avere un fuoristrada 4×4, ma anche d’estate non sono facili da raggiungere perché prima di arrivare bisogna attraversare qualche chilometro di bosco. Poi d’inverno le temperature vanno dai -35° di febbraio ai -27° di gennaio, ma non è un freddo umido come qua, è molto più sopportabile.

(pubblico) Quando organizzi un viaggio in Estonia?

AM: Mi conosci, lo sai che non sono una organizzatrice, io seguo. Tu organizzi e io vengo come aiutante (ride, ndr).

PV: Cosa ci proponi adesso?

AM: Foche dell’Inghilterra, da Donna Nook.

© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

(visione e commento immagini delle fote di Donna Nook)

PV: Grazie Anne per averci portato anche queste foto così emozionanti.

AM: Grazie per avermi invitato e grazie a tutto il pubblico presente!

Roberto consegna un omaggio floreale all'ospite del CFP

Roberto consegna un omaggio floreale all’ospite del CFP

 

Anne dice di sè:

Sono un’amante della fotografia di natura e di paesaggio, con base nel Nord Est d’Italia (Friuli-Venezia-Giulia).
Sono nata e cresciuta in Estonia Settentrionale.

Per me la fotografia non è solo un hobby, è diventata un modo per dare equilibrio alla mia vita.

Preferisco fotografare la natura e stare all’aperto mi fa sentire più vicina alle radici della vita.

In costante ricerca di quegli attimi fugaci di magia che trasformano il nostro mondo in qualcosa di meraviglioso. Nelle mie immagini mi sforzo di cogliere le atmosfere, le sensazioni e la meraviglia che la natura evoca in noi.

Alcuni dei miei lavori sono stati pubblicati in varie riviste nazionali ed internazionali.

Dal 2013 sono membro dell’AFNI (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani).

© Anne Mäenurm

© Anne Mäenurm

 

Grazie a:

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per l’ospitalità!

Il prossimo 12 Marzo saremo ospiti della 15^ edizione dell’evento organizzato da Roberto Bartoloni.
La serata si svolgerà dalle 21:00 presso l’auditorium Leonardo Da Vinci in San Donà di Piave, Piazza Indipendenza 13.

Locandina Diaponatura San Donà

Locandina Diaponatura San Donà

 

Il CFP presenterà alcune multivisioni, rinnovate o totalmente inedite:
FVG
Friuli Venezia Giulia Landscapes:
un volo di immagini dalle montagne alla laguna della nostra splendida regione: lavoro collettivo di 25 autori del CFP, (durata 15’16”)
Skye
Skies of Skye:
I cieli, i monti, i mari, ma soprattutto i cieli della bellissima isola Scozzese: di Marco Manzini, Stefano Rossi, Paolo Vercesi, Fabio Germani, Luigino Snidero, (durata 12’01”)Wyoming
Wyoming Express:
Grand Teton e Yellowstone dall’obiettivo di un turista: di Paolo Vercesi (durata 6’10”)
Plitvice
Rainy Days:
L’autunno sotto la pioggia a Plitvice: di Matteo Cefarin, Alessio Valentino, Marco Manzini, Stefano Rossi, Daniele Favret, Luigino Snidero (durata 6’07”).

 Iceland
Inspired by Iceland:
L’isola di ghiaccio raccontata dalle immagini di Marco Manzini, Stefano Rossi, Yan Bertoni, Paolo Vercesi e Daniele Favret (durata 7′)

Il 20 Febbraio 2016, il CFP ha presentato in Abbazia di Rosazzo e con la collaborazione di Proloco Manzano, lo splendido libro “Carnia scrigno di emozioni” con immagini di Gabriele Bano e Paolo da Pozzo, prefazione di Dante Spinotti e multivisione di presentazione di Diana Crestan, Daniele Marson Editore.

Paolo da Pozzo e Gabriele Bano © Bano e Da Pozzo "Carnia scrigno di emozioni"

Paolo da Pozzo e Gabriele Bano © Bano e Da Pozzo “Carnia scrigno di emozioni”

“Carnia scrigno di emozioni” è uno splendido e raffinato volume fotografico indirizzato alla conoscenza del territorio carnico ed a chi ama la buona fotografia in genere, con immagini che rappresentano benissimo “un ambiente unico che nelle sue vallate racchiude una natura ancora integra dove ambienti caratterizzati da torrenti, prati, boschi e vette si susseguono, suscitando a chi in punta di piedi ha la sensibilità di saper vedere e ascoltare, emozioni che rimangono nel cuore. Le stagioni ed i colori, sapientemente ritratti dai fotografi che nella Carnia hanno la loro terra nativa, si alternano nelle valli esaltando questo scrigno di bellezze naturali”.

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala

 

Il nostro Paolo Vercesi ha intervistato i due bravissimi fotografi:

Paolo Da Pozzo e Gabriele Bano alla presentazione di "Carnia scrigno di emozioni"

Paolo Da Pozzo e Gabriele Bano alla presentazione di “Carnia scrigno di emozioni”

 

Paolo Vercesi: Com’è nata la vostra passione per la fotografia?

Gabriele Bano: La mia passione per la fotografia naturalistica nasce dalla passione per la natura. Nasco come naturalista autodidatta. Prima, come tutti noi in Carnia, con il nonno cacciatore in giro per i boschi, con la nonna a fare fieno sui prati. Già all’epoca andavo alla ricerca della farfalla, del bruco, specialmente degli uccelli. Poi piano piano è nata la voglia di documentare quello che vedevo, di studiare quello che vedevo: da lì è nata la mia passione per la fotografia. Successivamente sono entrato a far parte dell’AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, all’epoca capitanata da Daniele Marson (e oggi siamo nuovamente insieme qui 20 anni dopo a presentare questo progetto). Poi è arrivata l’amicizia con Paolo con il quale, pur essendo del mio stesso paese, ci siamo conosciuti solo molto tempo più avanti.

Paolo Da Pozzo: Per quanto mi riguarda la mia esperienza è molto simile. Fin da piccolo andavo con mio padre a caccia, e la Carnia è ricca di cacciatori, fin da piccolo ho scoperto il fascino della natura, quello di alzarsi molto presto al mattino, di vedere le prime luci, le albe, le nebbioline. Andando a caccia con mio papà ho potuto apprezzare tutte queste cose. Portavo con me la mia macchina fotografica, che era poco più che un giocattolo all’epoca. Ho coltivato a lungo questa passione, concentrandomi sulla fotografia naturalistica, di animali e di paesaggio, poi sono entrato a far parte dell’AFNI, dove ho conosciuto tante persone che condividevano la mia stessa passione e già 5 anni fa con Gabriele e con Luciano Gaudenzio abbiamo pubblicato un libro sul nostro territorio, sulla Carnia. Infine abbiamo avuto la fortuna di trovare un editore che ha creduto in un nuovo progetto sulla Carnia e dopo 4 anni a raccogliere immagini abbiamo finalmente partorito questo nuovo libro.

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

 

Paolo V: Nonostante siate bravissimi, non siete fotografi a tempo pieno: nella vita cosa fate?

Paolo DP: Io ho un’attività commerciale a Tolmezzo, alla sua terza generazione, e quella è la mia attività prevalente. Poi chiaramente la fotografia è qualcosa che va al di là della passione perché ti impegna tutto il tempo libero.

Gabriele B: Io sono un libero professionista, faccio l’avvocato a Tolmezzo. Anche per me la fotografia è solo una passione. Io mi definisco un fotoamatore evoluto, vendo i miei libri ai miei amici e quindi… (ride)

Paolo V: I fotografi spesso sono considerati “animali solitari”, mentre voi collaborate già da alcuni anni e avete già realizzato assieme un altro libro: come nasce e come si mantiene un simile sodalizio?

Gabriele B: Nasce tutto dalla passione. È vero che il fotografo naturalista tende ad essere più solitario perché per certi tipi di fotografia è opportuno essere in un numero dispari inferiore a 3, per non recare disturbo, perché quando sei insieme ad altri comunque chiacchieri ed aumenti la possibilità di spaventare gli animali, però io preferisco uscire in compagnia. Con Paolo usciamo assieme da una decina di anni e ci unisce la passione, l’amore per la fotografia e la natura. È un’amicizia che è sopravvissuta alla realizzazione del primo libro, che ha comportato anche degli effetti economici, e nonostante questo l’amicizia è rimasta inalterata, anzi è aumentata e ci ha portati verso un ulteriore progetto. Credo sia questo il leitmotiv della nostra amicizia: la passione vera e l’amicizia vera, profonda.

Paolo DP: Condivido. Il bello di condividere un progetto è quello che ci si confronta continuamente, si fanno uscite insieme, si porta avanti tutta la progettualità del prima e del dopo del libro… Non nascondo che anche fare delle uscite in solitaria ti dà una gratificazione personale importante, perché hai modo di fare dell’introspezione mentre cammini da solo, mentre raggiungi un certo obiettivo, una certa meta. Quindi c’è un aspetto positivo per entrambe le situazioni.

Gabriele B: Non dimentichiamo però che anche che quando andiamo da soli c’è sempre la condivisione immediata di quello che abbiamo portato a casa.

Paolo DP: Infatti noi abbiamo un nostro modo per comunicare. Per esempio quando portiamo a casa la fotografia di un animale particolarmente elusivo, ci scriviamo “in saccoccia abbiamo la foto del forcello piuttosto che del cedrone”… è proprio un modo per dire che abbiamo conquistato insieme un certo risultato.

© Bano e Da Pozzo Le ultime luci calano sul Monte Bivera Sauris Carnia

© Bano e Da Pozzo Le ultime luci calano sul Monte Bivera Sauris Carnia

 

Paolo V: In questo libro quante foto avete fatto assieme?

Gabriele B: Forse tutte… Non lo so, dovremmo sfogliare il libro. Diciamo che sono state pensate tutte insieme. Proprio quello che diceva prima Paolo: il bello sta anche nella progettualità: trovarsi, cartina Tabacco alla mano, vedere quello che ci mancava a livello paesaggistico, studiare chi ci andava e quando andarci. Lo stesso per quanto riguarda fiori, piante, animali. La progettualità delle foto è stata sempre pensata da entrambi. Alla fine ci eravamo ripromessi, anche con Daniele, di utilizzare 100/110 foto per il libro, cercando di bilanciare con una cinquantina a testa, 10 su, 10 giù, non avrebbe avuto importanza. Alla fine invece, senza volerlo, eravamo esattamente al 50% a testa.

Paolo V: “Carnia scrigno di emozioni” sta avendo un grande successo. Avete venduto oltre 1500 copie: questo cosa significa per voi?

Paolo DP: Significa una soddisfazione personale, indubbiamente, ma anche la consapevolezza che riusciamo probabilmente a far prendere coscienza della bellezza di un territorio che ci è così vicino. Per noi la più grande soddisfazione quando facciamo queste serate, e magari le facciamo proprio in Carnia, è che dei conterranei ci dicano “non credevamo di avere cose così belle sulla porta di casa”. Questa è la cosa che ci gratifica di più.

Paolo V: La prossima sfida da fare assieme?

Gabriele B: Carnia 3.0 (ride)

Paolo V: Il posto più bello che avete visitato in Carnia?

Gabriele B: Questa domanda avrei dovuto leggerla prima, così mi preparavo… (ride)

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, la discesa della forra del Lumiei, che è stata un’esperienza particolare, piuttosto avventurosa: ho dovuto farmi accompagnare da una guida, con calate con le corde, con la muta da subacqueo, tutta l’attrezzatura dentro a barilotti a tenuta d’acqua… è stata una cosa piuttosto impegnativa, ma ne valeva la pena, perché è un ambiente estremamente severo, ma anche estremamente particolare, che nessuno immagina possa trovarsi nella nostra terra.

Gabriele B: Per quanto mi riguarda, è difficile dire quale sia il posto più bello. Tutta la zona di Sauris, tutta la zona di Paularo, probabilmente. Per completare il discorso di Paolo da un punto di vista non solo paesaggistico, quelle che mi hanno dato più gioia sono state la foto del gallo forcello: un target che va molto seguito anche dal punto di vista della preparazione naturalistica: studiare la specie, l’etologia della specie, cercarlo e cercare di farlo in ambienti particolari. Vedrete poi delle foto con la neve, altre senza… tutto questo è stato per me molto gratificante.

© Bano e Da Pozzo "Carnia scrigno di emozioni"

© Bano e Da Pozzo “Carnia scrigno di emozioni”

 

Paolo V: La sala stasera è piena di fotografi: avete un posto da consigliare?

Gabriele B: I punti più facilmente raggiungibili e che possono dare quasi immediatamente dei risultati, pur non conoscendo i luoghi, sono forse tutto l’anello delle malghe di Sauris e la Val Pesarina. Sono i luoghi più facilmente raggiungibili e che possono dare più facilmente soddisfazioni anche se non conosci quel territorio.

Paolo DP: Condivido e aggiungo che sicuramente una delle esperienza più belle per un fotografo paesaggista è quella di andare ai primi di luglio, magari partendo da Lateis, che è una piccola frazione sopra Sauris, fare la via delle malghe, la panoramica alta e lì si trova ad un certo punto una malga che si chiama Pieltinis, che a luglio diventa letteralmente tutta rossa di rododendri: a livello di arco alpino una situazione del genere non si vede facilmente, non si riesce proprio a camminare se non calpestando i rododendri. È proprio uno spettacolo.

Paolo V: Per questa serata avete deciso di presentarvi anche utilizzando la multivisione per voi preparata da Diana Crestan: cosa ne pensate di questa forma di espressione della fotografia?

Gabriele B: è un’espressione d’arte. Noi questa sera proporremo anche 4 o 5 slideshow, cioè immagini musicate e poi passeremo la parola alla professionista e forse ci spiegherà lei la differenza tra un semplice audiovisivo e una multivisione in cui oltre alla fotografia ed alla musica si aggiunge anche qualcos’altro.

Paolo DP: Prima che Diana realizzasse la sua multivisione, con Gabriele ci siamo confrontati, cercando di capire cosa a noi piacesse di più in termini legati forse ad una fotografia più tradizionale, la classica proiezione in dissolvenza. Quindi musica ed immagini “pulite”, senza effetti speciali, dissolvenze strane, sovrapposizioni… Questo è quello che noi preferivamo. Poi io so che la multivisione è molto di più…

Paolo V: In assoluto, qual è la foto che vi ha dato più soddisfazioni?

Gabriele B: La foto che mi ha dato più soddisfazioni è stata quella premiata ad un concorso internazionale in Germania nel 2007. Era ancora una foto su pellicola 6×4,5 Velvia, una foto del torrente Arzino in autunno. Sono innamorato del Torrente Arzino in tutte le stagioni, ma particolarmente in autunno, e tutti i fotografi che sono qui sicuramente lo conoscono, però il fatto di essere premiato ad un prestigioso concorso internazionale per la prima volta con la foto del “tuo cuore” è stata veramente una soddisfazione enorme, tanto che Paolo mi ha accompagnato alla premiazione, sobbarcandosi un migliaio di chilometri buoni… Però ne valeva assolutamente la pena: portare il tuo territorio al di fuori dei tuoi confini non ha prezzo!

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, è difficile dire qual è la tua foto che ti emoziona di più… Forse quella che dopo vedrete e che apre la proiezione dei galli forcelli, che rappresenta un gallo che canta sotto una grande nevicata. È quello che ci sta prima che crea il ricordo, che crea un’emozione… eravamo saliti il giorno prima a mettere i nostri capanni con una situazione primaverile, quindi assolutamente tranquillissima, con i crochi sui prati. Siamo poi scesi la sera a dormire al rifugio e quando ci siamo svegliati abbiamo sentito quello che io chiamo il “rumore del silenzio” tipico di mentre sta nevicando. Avevamo i nostri capannini in quota e ci siamo chiesti “cosa facciamo?” perché non sapevamo se trovavamo i galli o meno. Siamo comunque saliti, i capannini erano diventati dei piccoli igloo perché erano completamente sommersi dalla neve. Ci siamo entrati e con nostra grande sorpresa si è verificata questa bellissima situazione dei galli che, mentre nevicava, sono apparsi comunque e sono riuscito a realizzare questa foto con il groppone del gallo tutto imperlato di neve ghiacciata mentre sta nevicando. Questo è uno dei ricordi più belli, delle emozioni più belle che ho.

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

 

Paolo V: Un fotografo che vi ispira?

Gabriele B: Dico prima io così Paolo non me lo ruba… rispondo in 2 step. All’epoca della pellicola, 15 anni fa, sicuramente Hannu Hautala, attualmente ce n’è tanti, ma forse quello in cui mi rispecchio di più è il fotografo francese Vincent Munier: un fotografo molto di atmosfera, animali ambientati, montagna, Nord, neve. Mi ci vedo molto. Molto lontano, eh? (ride)

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, non so se lo conoscete, Bruno D’amicis, perché è un grande fotografo, ma soprattutto perché è una persona che ha una passione enorme per la natura. Quando lui porta avanti un progetto, lo porta avanti in un modo totale, con una dedizione completa. Lui è stato capace di vivere 3 mesi a fianco dei lupi in totale solitudine per riuscire a fare delle foto che magari non tutte sono fantastiche da un punto di vista prettamente fotografico, ma che danno veramente il senso di come è riuscito ad integrarsi con la natura ed a creare una simbiosi unica.

Paolo V: Che cosa non lasciate mai a casa?

Gabriele B: La macchina fotografica (ride)

Paolo DP: Il cavalletto, tra tutti gli accessori, se si può definire accessorio, è fondamentale perché permette una fotografia molto più riflessiva, molto più posata anche nell’epoca del digitale: Oggi hai la tentazione di scattare tanto e più di quel che serve. Il cavalletto ti permette di curare molto la composizione, l’inquadratura, di curare lo scatto in maniera più riflessiva

Paolo V: Paolo, Gabriele, grazie. Non resta che scoprire cosa c’è dentro lo scrigno!

 

In occasione di Autofocus # 1 del 15 Febbraio 2016, abbiamo intervistato il nostro ospite, Felice Cirulli.

Felice Cirulli

Felice Cirulli

Felice ci ha mostrato alcune delle sue splendide multivisioni, che hanno raccolto moltissimi applausi dal folto pubblico presente:

– I love London
– Venezia, la poesia in maschera
– Streeteggiando
– Bodypainting, il festival del colore
– Danimarca: castelli, colori nuvole e …sorrisi
– Ritratto che passione!

 

 

Il pubblico in sala ad Autofocus # 1 - Incontro con Felice Cirulli - Foto di Luigino Snidero

Il pubblico in sala ad Autofocus # 1 – Incontro con Felice Cirulli – Foto di Luigino Snidero

 

Ecco l’intervista:

Paolo: Ciao Felice, sei a tuo agio?

Felice: …Si!

P: Abbiamo appena pubblicato l’intervista a David Noton sul sito del Circolo Fotografico Palmarino, sai che la tua finirà subito dopo?

F: No! (ride)

P: Passiamo ai dati anagrafici: età?

F: Purtroppo ho 57, no 56 anni…

P: Professione?

F: Io sono un promotore finanziario… un brutto lavoro in questo periodo!

P: Stato di famiglia?

F: Sono felicemente coniugato, felicemente papà, con un figlio di 22 anni, che vive in Olanda già da 2 anni: ha lasciato la famiglia molto presto per andare a lavorare e sono molto felice, di nome e di fatto.

MODEL © Felice Cirulli

MODEL © Felice Cirulli

P: Raccontaci un po’ dei tuoi hobby: quando hai cominciato e perché a fotografare?

F: L’unico hobby che ho è la fotografia. Ho cominciato da piccolo a fare fotografia, ero adolescente, avevo appena cominciato a lavorare e con i primi risparmi ho comperato una reflex. Ho anche frequentato un corso di fotografia, di sviluppo e stampa, però poi ho abbandonato presto. Nelle mie velleità di giovane maldestro c’era quella di fare il giornalista da grande. Difatti mi ero anche iscritto ad una scuola di giornalismo a Milano, io vengo da Milano, purtroppo poi sono stato assunto in banca… è andata male…

P: Per te o per la banca?

F: Per tutti e due (ride)

Paolo Vercesi intervista Felice Cirulli - Foto di Marco Marco Manzini

Paolo Vercesi intervista Felice Cirulli – Foto di Marco Marco Manzini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

P: Questa predisposizione al giornalismo si vede nelle tue foto, dove c’è sempre il fattore umano: cosa significa per te?

F: Per me è tutto: la fotografia per me è fotografare le situazioni, le persone, gli ambienti… Un ambiente senza le persone non mi dà nessuno stimolo. Vado a cercare appositamente i luoghi dove c’è la gente per poterla fotografare.

P: La foto che ti ha dato più soddisfazioni?

F: Nessuna (ride)… La devo ancora fare.

P: Quali programmi hai in testa per scattare questa foto?

F: Purtroppo faccio fotografia nel tempo libero, durante le vacanze, per cui mi piacerebbe organizzare un viaggio in un luogo classico, ma esotico. Per esempio l’India mi affascina sotto quel punto di vista, ma ce ne sono tantissimi: penso che il mondo sia pieno di posti adatti a fare belle fotografie.

P: Ci hai raccontato che hai cominciato frequentando un corso. Questa sera qui c’è qualcuno che sta frequentando il nostro qui in sala: che suggerimento vuoi dargli?

F: Riguardo alla fotografia il mio punto di vista è che bisogna fare qualcosa che catturi la propria emozione, cioè riuscire a tradurre in un’immagine un’emozione che si vive in una situazione, in un contesto, quando si ha a che fare con persone o meno. Non sopporto invece i ritratti in posa, molto stereotipati, amo invece le fotografie fatte in situazioni più naturali. Quindi una cosa che vorrei consigliare ad una persona che si approccia alla fotografia è quella di fare in modo di cogliere la naturalezza delle situazioni quando si presentano ai suoi occhi.

CARNEVALE DI VENEZIA © Felice Cirulli

CARNEVALE DI VENEZIA © Felice Cirulli

P: Nell’emozione che deve raccontare una foto, quanto conta il fotoritocco?

F: Io il fotoritocco lo uso, ma lo uso in maniera finalizzata ad accentuare l’attenzione sul soggetto, quindi uso poco per esempio la clonatura, piuttosto che cambiamenti di sfondi e altro. A me il fotoritocco serve per accentuare l’attenzione, in modo che l’occhio di chi guarda vada dove voglio io. Quindi vignettatura, piuttosto che accentuazione di cromaticità, contrasti, ecc., ma non cose esagerate.

P: Se apriamo la tua borsa, cosa troviamo?

F: Quale borsa? (ride) La borsa dei sogni? Ci sono 2 borse, quella reale, dove si trova un’attrezzatura abbastanza valida… Con mia moglie ogni tanto devo far finta che qualcosa mi sia stato prestato (ride ancora). Invece la borsa dei sogni è piena di tante belle cose, ma, ripeto, non bisogna puntare l’attenzione sul discorso tecnico, piuttosto su quello creativo. Su quelle che sono le intenzioni rispetto alla fotografia, invece che sull’idea di fare una cosa pulita tecnicamente…

P: Grazie Felice, buona serata!

 

MAGICO CARNEVALE © Felice Cirulli

MAGICO CARNEVALE © Felice Cirulli

Questa è la descrizione che il fotografo dà di se stesso:
“Ho sempre amato la rappresentazione grafica della realtà: attraverso il disegno, quando non avevo che matita e pennelli. Con la fotografia, quando ho potuto imbracciare la mia prima reflex. Il mio è il percorso di chi ha una passione che non sfiorisce e che, anzi, con il tempo si trasforma in febbre…una febbre che non voglio curare e che alimento con ferrea volontà. Forse sono malato… malato di fotografia”.

BODYPAINTING © Felice Cirulli

BODYPAINTING © Felice Cirulli

Grazie a:

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per l’ospitalità!

Il grande fotografo David Noton è stato ospite d’onore del CFP lo scorso 13 maggio in occasione dei 40° compleanno del Circolo.
Lo abbiamo sentito nei giorni scorsi e gli abbiamo rivolto alcune domande, alle quali ci ha risposto con la consueta simpatia.

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Ecco l’intervista:

Circolo Fotografico Palmarino:  David, com’è nata la tua passione per la fotografia?

David Noton: Nel 1980, quando ero un ufficiale della marina mercantile,  con i soldi dell’ultima paga ho comprato una reflex ed è stato così che tutte è cominciato. Sono rimasto subito fortemente affascinato dalla fotografia. E’ stato come se mi si accendesse una luce dentro!

CFP: Che ricordi ti sono rimasti dall’esperienza di Cividale in occasione dell’evento per i nostri 40 anni?

David: Trovare una tale accoglienza in Friuli e parlare in un teatro davanti a circa 450 persone è stato uno dei momenti più esaltanti della mia carriera. Mia moglie Wendy ed io non ce lo dimenticheremo mai!

CFP: David, sei stato nel nostro paese molte volte. Cosa ti piace di più e cosa di meno dell’Italia? Quando tornerai? Tornerai in Friuli?

David: Noi amiamo molto l’Italia e continuiamo a venirci almeno una volta all’anno. Dopo la nostra visita in Friuli, abbiamo trascorso un paio di settimane sulle Dolomiti lo scorso settembre ed a maggio/giugno saremo in Emilia Romagna, Umbria, Toscana e Liguria. Un nostro ritorno in Friuli per fotografare alcuni dei luoghi favolosi che ci avete fatto vedere è sicuramente nei nostri programmi, forse nel 2017.

CFP: Qual è tra le tue immagini quella di cui sei più orgoglioso?

David: Questa è una domanda molto difficile! Penso che questa di Wendy sulle dune di sabbia in Namibia significhi molto per noi, perché riassume la vita di viaggio, avventura ed esplorazione che abbiamo trascorso insieme.

Tread Boldly on Sand Dunes, Namib Desert, Namibia, Africa © David Noton

Tread Boldly on Sand Dunes, Namib Desert, Namibia, Africa © David Noton

CFP:  Chi è tra gli altri fotografi quello che ti piace di più?

David: Credo sicuramente Sebastião Salgado o Steve McCurry.

CFP:  Hai scattato un sacco di foto e pubblicato diversi libri: in un mondo che sta diventando sempre più digitale, che futuro hanno per te le immagini stampate?

David: Credo che la maggior parte di noi impieghi così tanto tempo, sia al lavoro che durante il tempo libero, a guardare lo schermo di un computer che ci sarà una rinascita delle belle immagini stampate, sia sulle pagine di un libro, sia appese in mostra alla parete. In realtà penso che stia già accadendo.

CFP:  Siamo un Circolo Fotografico, un gruppo di amici che condividono la comune passione per la fotografia: qual è il tuo pensiero sui club?

David: I Fotoclub sono ciò  che i loro membri costruiscono. Abbiamo visitato molti club e quello che è interessante è come siano tutti diversi. Il vostro club mi sembra abbia una meravigliosa vitalità, con una sana varietà di rappresentanza anagrafica. Alcuni club hanno gerarchie molto evidenti e procedure rigide, ma i migliori sono quelli dove i loro membri possono condividere entusiasmo e creatività nel loro forum, in un ambiente di reciproco sostegno.

CFP: David, hai viaggiato in tutto il mondo, c’è un posto particolare tra quelli che non hai ancora visitato dove desideri andare e perché?

David: Sono sempre più consapevole di dover visitare la Russia, dove non sono ancora stato. Sono sicuro che presenterà delle belle sfide, ma penso che le raccoglierò.

CFP:  Quali sono i tuoi piani per i prossimi mesi?

David: Saremo in Islanda già da domani, a seguire saremo in giro per l’Europa in primavera/estate e infine in Canada in autunno. Oltre a tutto questo, siamo costantemente impegnati a pubblicare sulla nostra rivista online mensile “Chasing the Light” articoli e video dal nostri viaggi fotografici in tutto il mondo in esclusiva per i membri del nostro gruppo F11

CFP: Grazie David, buona luce!

David: Grazie a voi, arrivederci!

Portrait of a girl near Vang Vieng, Laos © David Noton

Portrait of a girl near Vang Vieng, Laos © David Noton

 

L’originale dell’intervista in inglese:

CFP: How did your passion for photography started?
David: When I was a Navigating Officer in the Merchant Navy in 1980 I bought an SLR when I paid off my last ship and that was that; I was captivated by photography. I t was like a light being switched on!
CFP: What memories remained from the experience in Cividale for our 40 years celebration event?
David: Being welcomed to Friuli and talking to a full house of some 450 people was one of the most uplifting moments of my career; Wendy and I will never forget it.

CFP: You’ve been in our country many times now. What do you like the most and what the less of Italy? When will you come back? Will you be back in Friuli?
David: We love Italy and continue to come at least once a year. Since our visit to Friuli we’ve had a few weeks in the Dolomites last September and next May/June we’ll be in Emilia Romagna, Umbria, Tuscany and Liguria. A return to Friuli to photograph some of the fabulous locations you introduced us to is definitely on the cards, maybe in 2017.

CFP: What is among your pictures the one you are most proud of? (Kindly, can you attach it in low res?)
David: That is such a tough question! I think this one (attached) of Wendy on the sand dunes in Namibia is one that means a lot to us both because it sums up the life of travel, adventure and exploration we’ve had together.

CFP: Who is among the other photographers the one you like the most?
David: I guess I would have to say Sebastian Salgado or Steve McCurry. 

CFP: You took lots of pictures and published several books: in a world that is increasingly becoming digital, how do you see the future of printed images?
David: I think because most of us spend so much of our time both at work and at leisure looking at a screen there will be a resurgence in the popularity of looking at images as beautiful prints, either on a page or on the wall. In fact I think that is already happening.

CFP: We are a Photography Club, a group of friends who share a passion for photography: what is your thought about clubs?
David: Clubs are what their Members make them. We have visited many clubs and what is interesting is how different they all are. Your club seemed to have a wonderful vitality about it with a healthy range of ages and sexes. Some clubs have very obvious hierarchies and rigid procedures but the best are forums where members can share their enthusiasm and creativity in a mutually supportive environment.

CFP: You’ve traveled all over the world, is there one particular place among the ones you have not visited yet that you would like to go and why?
David: I’m increasingly aware that Russia is a country I’ve yet to visit. I’m sure it will present challenges but I think I’m going to have to do it.

CFP: What are your plans for the coming months/years?
David: We’re off to Iceland tomorrow, then will be roving around Europe in spring/summer and am off to Canada in the autumn. Beyond that we’re committed to continuing to publish features and videos from our photographic travels all over the world every month in our Chasing the Light Online Magazine http://www.davidnoton.com/chasing-the-light.asp which we publish monthly exclusively for our f11 Members.