Marco “Lao” Zamò è stato l’ospite del numero zero di una rubrica online che abbiamo chiamato “Autofocus, incontri con l’autore”, e che è nelle nostre intenzioni far diventare un appuntamento fisso per i nostri ospiti.
Ci rivolgeremo alternativamente a fotografi del CFP o che non fanno parte del Circolo.
Di sé Marco dice: ”
Ecco l’intervista che Paolo Vercesi ha fatto a Marco:
Paolo: Ciao Marco, come andiamo?
Marco: Bene…
P.: Alcuni giorni fa hai inaugurato il tuo sito (complimenti, molto bello): www.laophoto.it… Sul forum sei lao1964, la tua mail è lao1964@… La domanda è: perché …1964
M.: (ride, ndr) …perché sono nato nel 1964
P.: Quando e qual è stata la scintilla che ha acceso la tua passione per la fotografia?
M.: Ho cominciato con una macchinetta piccola per le vacanze, poi sono entrato nel forum del CFP e mi sono aggregato ad un viaggio in Irlanda (mi hanno detto:basta che non rompi…). E da lì è partito tutto.
P.: La maggior parte delle immagini che ci proponi sono immagini naturalistiche e tra le immagini naturalistiche, molte sono avifaunistiche, e tra le immagini avifaunistiche molte, e molto belle, sono foto scattate al martin pescatore… da dove ti deriva questa dedizione a questa specie in particolare e come coniughi la passione della fotografia con la passione per la natura?
M.: Qualche anno fa sono stato accompagnato da alcuni amici fotografi a vedere il martino, Celestino come lo chiamo io, e mi ha subito affascinato per la sua bellezza e per la particolarità della sua vita.
P.: È nata prima la passione per la fotografia o quella per la natura?
M.: La natura , la amo da sempre…
P.: Quando ti capita di rimanere “imbambolato” davanti alla bellezza della natura?
M.: Le cose maestose, un temporale, l’oceano in tempesta, l’Islanda… Un panorama, l’alba in montagna… queste sono le cose che mi affascinano, oltre al martino, naturalmente.
P.: Molte delle immagini che hai realizzato negli ultimi tempi comportano allestimenti e tecniche particolari… Ci racconti qualcuno dei tuoi “segreti”?
M.: Durante la serata li racconterò tutti (e lo farà, ndr), ho deciso di condividere tutto.
P.: Qual è l’immagine che ti ha dato più soddisfazioni?
M.: Quando con il CFP siamo saliti sul Lagazuoi e mentre tutti stavano cenando, abbiamo deciso di uscire solo in due. C’era una bellissima stellata in cielo e l’ho ripresa: quella è una foto che ricordo molto volentieri, uno di quegli spettacoli della natura di cui si parlava prima.
P.: Qual è l’immagine che hai in testa di realizzare e non sei ancora riuscito a scattare come vorresti?
M.: Vorrei riprendere il martino in acqua da sotto e per sotto intendo proprio da sotto. Ci sto provando, ma non ci sono ancora riuscito.
P.: Un fotografo che ti piace e che ci vuoi consigliare?
M.: Piccirillo, Luigi Piccirillo, secondo me uno dei migliori fotografi naturalisti in Italia.
P.: Il tuo prossimo soggetto fotografico?
M.: Sto cercando di riprendere la poiana, ma non è facile. Anche il picchio muraiolo mi affascina tantissimo e mi piacerebbe poterlo fotografare bene.
P.: Parliamo di attrezzatura? Cosa c’è nella tua borsa di fotografo?
M.: Una Nikon D800 rotta, un polarizzatore spaccato… Anche la borsa è rotta (ride), è tutto rotto. Non ho molta cura dell’attrezzatura che uso: non comprate di seconda mano da me… è un hobby e va bene così.
P.: Che consiglio daresti a chi si avvicina oggi per la prima volta ad una macchina fotografica?
M.: Il forum del CFP per me è stato fondamentale, la sua gente, Romolo (Romolo Migotti, ndr), tutti quelli che criticano le foto in modo costruttivo e mi hanno spinto a migliorarmi ed a capire come correggermi.
P.: Grazie Marco, buona luce!
Il 15 febbraio, per il numero 1 di Autofocus sarà nostro ospite Felice Cirulli, mentre a marzo sarà nuovamente la volta di un autore del Circolo, Alex “Fotocesco” Laporta.
State sintonizzati!