Intervista con Cristiana Damiano

Lunedì 19 dicembre, presso il Palmanova Outlet Village, gentilmente concesso, si è svolto l’Autofocus # 7, con protagonista la fotografa Cristiana Damiano.
Serata riuscitissima, sala stracolma di pubblico, bellissime immagini e splendide multivisioni, realizzate anch’esse dalla bravissima fotografa.
Come sempre, c’è stata l’intervista del nostro Paolo Vercesi:

Cristiana Damiano

Paolo Vercesi: Incominciamo con le domande semplici, nome e cognome?

Cristiana Damiano: Cristiana Damiano

PV: Professione?

CD: Impiegata

PV: e fotografa…

CD: Naturalista

PV: Come si diventa fotografi naturalisti?

CD: Bisogna avere una grande passione. Fin da piccola sono stata un’amante della natura, sono cresciuta a documentari piuttosto che a cartoni animati grazie ai mie nonni che mi hanno fatto vedere questi documentari, così ho sempre avuto questo interesse per la natura e ho sempre avuto occasioni per stare a contatto con la natura. E’ stato quasi logico poi, avendo in mano una macchina fotografica, voler fotografare e poi vedere le fotografie. Ovviamente non ero soddisfatta dei risultati ed è stato logico cercare di migliorare di migliorare. Ho conosciuto Daniele che mi ha aiutato molto, specialmente all’inizio, a migliorare la mia tecnica. Non avevo la possibilità di fare un corso, vedevo queste belle fotografie e volevo raggiungere dei risultati, ma era difficile e non ci riuscivo. Alla fine con passione, studio e confronto con gli altri sono pian pianino migliorata.

PV: Al di là dei risultati cosa significa fare fotografia naturalistica?

CD: Nella fotografia naturalistica metto tanta passione, conoscenza, studio. Far fotografia naturalistica significa comunque saper quello che si va a fotografare, conoscere l’ambiente, il territorio.

PV: Quest’anno abbiamo già avuto una fotografa naturalistica ospite di Autofocus, ma non è comune trovare delle donne che si occupa di questo tipo di fotografia. C’è qualcosa di diverso tra l’approccio di uomo e di una donna alla fotografia naturalistica?

CD: Sicuramente noi donne fotografe siamo in numero minore rispetto agli uomini, questo fa sì che comunque per raggiungere una certa visibilità dobbiamo impegnarci di più. A livello di fotografia, dal mio punto di vista un uomo punta e sta più attento alla tecnica, magari anche in certe fotografie di animali cerca di cogliere l’azione. D’altra parte noi donne cerchiamo di essere più attente al dettaglio o all’atmosfera. Ma non è sempre detto, perché sia nella fotografia maschile che in quella femminile troviamo comunque entrambi gli aspetti. Alla fine penso che il carattere che si ha o il percorso professionale che si è vissuto influiscano di più.

PV: Dettagli e piccole cose sono un po’ i soggetti della prima multivisione, si tratta di fiori quindi di un soggetto non troppo comune per un montaggio. Come mai hai scelto questo soggetto?

CD: E’ proprio per l’attenzione ai dettagli. Anche se cammino in un paesaggio molto bello, la mia attenzione ed il mio occhio cadono sempre sul particolare. Mi piace molto fotografare i fiori, cercando di ambientarli e riportare in fotografia l’immagine che vedo in quel momento.

PV: Come s’intitola?

CD: Dal buio ai colori, perché è un viaggio attraverso i colori nel succedersi delle varie fioriture.

[[Multivisione “Dal buio ai colori”]]

© Cristiana Damiano

[[applausi]]

PV: Complimenti per le immagini ed ancora di più per il montaggio della multivisione veramente ben realizzata. Vediamo se c’è qualche domanda dal pubblico…

FC: Solo complimenti.

CD: Grazie.

PV: Abbiamo visto tante situazioni diverse in cui sono stati ripresi questi soggetti, dall’estate all’inverno. Qual è la tua situazione ideale per questo tipo di foto?

CD: Anche per i fiori le situazioni migliori si hanno sempre all’alba o al tramonto. L’alba può essere più magica per la luce, la brina o la rugiada del mattino, che creano delle bellissime situazioni di luce. Ma anche il tramonto con i suoi colori caldi può essere interessante magari per una silhouette.

PV: La stagione preferita?

CD: A prescindere dalla mia stagione preferita che è l’inverno, per i fiori preferisco la primavera.

PV: Fiore preferito?

CD: Bella domanda, in realtà non so risponderti, sicuramente le pianelle, orchidee molto colorate mi attraggono e non posso rinunciare a fotografarle, ma anche i semplici bucaneve o l’epatica sono tra i miei preferiti anche se non ho un preferito in particolar.

PV: Un’uscita come nasce?

CD: Nasce sapendo cosa si va a fotografare. Ogni stagione ha le sue fioriture e bisogna prepararsi. Bisogna studiare dove cresce, l’illuminazione del posto, capire se è meglio per l’alba o per il tramonto. Sicuramente bisogna proteggersi dalle zecche, che sono sempre in agguato.

PV: Qualche suggerimento per lo scatto?

CD: Il cavalletto, che all’inizio non usavo ma poi mi è stato consigliato. Studiare molto la composizione in fase di scatto, stando attenta a non includere elementi di disturbo e facendo molta attenzione a non interferire con l’ambiente, il fiore o il soggetto che sto andando a fotografare.

PV: Già con i fiori eravamo su un argomento non molto comune, la prossima multivisione è sugli insetti che sono dei soggetti ancora più rari. Cosa ti attrae degli insetti?

CD: Perché ridi?

[[Risate]]

CD: Beh alcuni insetti, o forse più i ragni, possono suscitare una forma di repulsione a certe persone. Per me sono animali che nel loro piccolo mondo rappresentano un universo. Mi piace ambientarli e ritrovo il loro universo anche in un piccolo pezzo di prato. Mi piace molto vedere cosa fanno e studiarli, in generale osservarli.

PV: E non occorre andare troppo lontano…

CD: In pratica li fotografo spesso sotto casa. Altre vado in Carso, ma resto sempre nelle nostre zone.

PV: Passiamo alla seconda multivisione che s’intitola?

CD: Ali, elitre e fili di seta

[[Multivisione “Ali, elitre e fili di seta”]]

© Cristiana Damiano

[[applausi]]

PV: Di nuovo complimenti, vediamo se dal pubblico si sono riscaldati.

FC: Dicevi che non c’è molta differenza tra l’interpretazione femminile e maschile di questi soggetti, io invece ho notato una connotazione femminile molto forte, dal punto di vista della composizione e della ricerca delle atmosfere giuste. Secondo me c’è una forte differenza tra come fotografa un uomo e come fotografa una donna, sia per quanto riguarda gli animali che i fiori. Non è una domanda, ma un’affermazione…

CD: Grazie. Credo comunque che ci siano dei fotografi maschi che trasmettono molto anche in termini di atmosfere.

GM: Ci racconti qualcosa della tua partecipazione a Genius Loci?

PV: Le fotografie che avete visto in queste due multivisioni sono state realizzate nei nostri territori, faccio parte di un blog di fotografia naturalistica che si chiama Genius Loci che ha lo scopo di fotografare e divulgare la conoscenza ed il rispetto dell’ambiente proponendo fotografie del proprio territorio. Siamo quattordici fotografi ed ognuno propone le fotografia della sua zona. Penso che sia importante, per un fotografo naturalista, dedicarsi al proprio territorio impegnandosi per rappresentarlo al meglio e per aumentare la cultura del rispetto. Questa missione si sovrappone in parte alle responsabilità che derivano dall’essere anche una socia dell’AFNI (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani).

AF: Che obiettivi usa?

CD: Vado dal macro al 300mm. Il 300 lo uso soprattutto per le foto di insetti, ad esempio i cervi volanti stanno sui rami degli alberi e serve una focale lunga per cercare di raggiungerli.

PV: Passiamo al commento delle foto

[[Commento alle foto da parte di Cristiana Damiano]]

© Cristiana Damiano

PV: Grazie per averci portato delle foto così belle scattate in posti a noi vicini. Adesso però faremo un viaggio in un posto che molte di persone presenti stasera hanno fatto. Una sorta di meta obbligata…

Luigino Snidero: …di pellegrinaggio…

PV: per il fotografo naturalista. Cosa si cerca in un viaggio in Islanda? Perché lo si fa?

CD: Guarda io in Islanda, non vorrei essere ripetitiva, volevo andarci fin da bambina. Vedevo sempre quei documentari con quei vulcani. Se non proprio l’Islanda, volevo visitare un luogo con fenomeni geotermici che mi hanno sempre affascinato. L’Islanda era una meta abbastanza accessibile, non è dall’altra parte del mondo, che mi permetteva di vedere quei posti. Poi c’erano moltissime altre fotografie da fare, ci sono dei paesaggi talmente diversi: deserti, lagune ghiacciate, l’oceano, montagne, cascate, zone geotermiche, laghi, di tutto e di più. Rappresentava un po’ tutto quello che volevo fotografare, poi vedendo le immagini degli altri fotografi ero incuriosita e volevo vedere quei posti con i miei occhi. C’è stata l’occasione e abbiamo organizzato questo viaggio, anzi questi viaggi perché ci sono stata due volte. Nel primo viaggio abbiamo visto i luoghi più comuni e più turistici perché volevo vedere anche quelli. Poi, soprattutto nel secondo, abbiamo cercato di vedere dei posti nuovi al di fuori delle strade principali.

PV: Avete già organizzato il prossimo viaggio?

CD: Non ancora, ma lo faremo.

AM: Siccome ho visto quel lago [lago Circonio o Cerkniško jezero ndr] e mi sembra un posto isolato, non mi dirà che ci va da sola in quei posti. Non ha paura?

CD: Di solito ci vado da sola. Quello è un posto abbastanza tranquillo.

AM: Ma faccia attenzione!

[[Risate]]

CD: A dire il vero ho fatto qualche incontro un po’ strano ma innocuo. Ero in mezzo al lago con i miei stivali da pescatore, ad un certo punto noto un personaggio che si avvicina e che incomincia a girare intorno alla mia automobile, di solito non lascio niente e non ero preoccupata più di tanto. Comunque lo tenevo d’occhio e dopo un po’ ha incominciato ad avvicinarsi anche se non aveva gli stivali e non poteva avvicinarsi. Si è messo lì ad aspettare che finissi di fotografare, io stavo già sbuffando perché stava lì a guardarmi e non capivo cosa voleva. Uscita dal lago lo saluto, risponde al saluto ed incomincia a seguirmi mentre mi dirigevo verso l’automobile. Inizia a domandarmi chi ero, cosa facevo e non ero molto a mio agio fino a quando non mi ha dato il suo biglietto da visita. Era un dietologo!

[[Risate]]

CD: Abbiamo chiacchierato un po’ di fotografia e alla fine è stato abbastanza simpatico, anche se la sua presenza all’inizio mi preoccupava e poi mi infastidiva. Altri incontri “brutti” o particolari non ne ho fatti. Nei boschi, invece, bisogna fare un po’ più di attenzione, specialmente agli animali.

PV: Altre domande? No. Vediamo la multivisione?

CD: Sì. Islanda, equilibrio di estremi.

[[Multivisione “Islanda, equilibrio di estremi”]]

© Cristiana Damiano

[[Applausi]]

PV: Di nuovo belle immagini e molte anche di luoghi inediti. Le foto dall’alto come le avete fatte?

CD: Sono state fatte da un Cessna. Abbiamo avuto la fortuna di andare durante l’eruzione del vulcano Bárðarbunga anche se fino all’ultimo non sapevamo se c’erano voli per raggiungere l’Islanda prima e per sorvolare il vulcano dopo. Pochi giorni prima della partenza mi ero informata per sorvolare il vulcano, ma i prezzi erano improponibili, più di mille euro a testa. Poco prima di partire avevo trovato il sito di una piccola compagnia aerea islandese che opera il soccorso aereo all’interno dell’isola. Gli aerei non erano proprio adatti alla fotografia ma il giro era alla nostra portata. Alla fine abbiamo dovuto aspettare 4 giorni, su 10 di viaggio, prima che ci fossero le condizioni favorevoli al sorvolo, ogni giorno dovevamo andare all’agenzia per avere degli aggiornamenti. E’ stato anche un po’ snervante, non sapevamo se avremmo sorvolato il vulcano e nel frattempo non potevamo allontanarci troppo dalla zona. Finalmente siamo riuscito a volare sopra il vulcano anche se il volo non è stato dei più confortevoli, al ritorno ho quasi baciato la terraferma. E’ stata un’emozione unica e spero che mi capiti ancora di sorvolare un vulcano in eruzione.

PV: Non siamo sicuri di volertelo augurare…

[Risate]

PV: Qualche altra domanda?

FC: Le aurore?

CD: Erano molto deboli, abbiamo fatto qualche foto ma non sono venute come volevo. Vorrei tornare proprio per realizzarle in certi posti che ho già in mente.

PV: Credo che qualcuno abbia già iniziato a pensare ad organizzare un viaggio in Islanda, hai qualche suggerimento da dare? Qualche posto imperdibile.

CD: Come dicevo prima, il primo viaggio l’abbiamo fatto esplorando le zone turistiche più classiche e le zone limitrofe. Il secondo viaggio abbiamo lasciato le strade principali senza tanta programmazione. L’Islanda è un posto da scoprire abbandonando le mete classiche.

PV: Quindi bisogna andare almeno due volte.

CD: Anche tre o quattro…

PV: Grazie di nuovo per la tua partecipazione.

[[Applausi]]

 

La serata si è conclusa con taglio del panettone artigianale della Rosa di Cervignano e brindisi augurale con ribolla e prosecco per tutti gli ospiti.