buongiorno Mauro, ti rispondo tra le righe con carattere
colorato
Buonasera Alberto,
avrei qualche domanda da porti riguardo allo svolgimento del mio reportage.
La mia scelta è di raccontare un progetto creativo (valorizzazione spazi comuni) incentrato sui giovani (adolescenti anche con fragilità) voluto fortemente dall'assessore alle politiche giovanili del mio comune.
La difficoltà, oltre a dover rispettare le norme di distanziamento è l'impossibilità di riprendere i volti dei ragazzi per mancanza di liberatorie da parte di molti genitori.
Chiedo a te se nonostante queste restrizioni, sia possibile portare a casa qualcosa di interessante...oppure devo cambiare strada e scegliere altro.
Alberto: 1) individua i ragazzi di cui hai la liberatoria e concentrati su di loro, ne basta uno 2) questo alza il livello di difficoltà e potrebbe essere un ostacolo per la resa delle foto, una serie di foto senza volti è molto difficile (dettagli, silohuette in nero, sovraesposizioni sui visi a renderli sbiancati, cerca soluzioni creative), si può fare ma devi decidere tu cosa vuoi portare a casaAltra questione...
il responsabile dell'associazione, che seguirà i ragazzi nel loro percorso creativo, mi ha chiesto se fosse possibile far rientrare in un documento sottoscritto dalla loro e dalla nostra associazione (CFP o IDEEINLUCE.NET) i seguenti punti:
- il distanziamento dei fotografi dovrà essere sempre mantenuto, definiremo poi quale sarà, e non potrete superare il cordone sanitario istituito (che, per capirci, riguarderà solo l'area coperta del porticato nel parco)
- per la pubblicazione in qualsiasi forma dovremmo dare noi il nulla osta preventivo a tutti gli scatti
- chiediamo infine di poter utilizzare alcuni scatti nella comunicazione di progetto (chiaramente con credits del fotografo e/o organizzazione)
Alberto: credo che questi progetti di reportage debbano essere intesi come personali, del resto anche un accordo tra associazioni non ha senso visto che la proprietà intellettuale delle immagini è della persona ed eventualmente anche i comportamenti scorretti. Tutti i punti che chiedono (il rispetto della distanza, la supervisione delle foto e l'uso di alcuni scatti) sono ragionevoli e non credo che avrai problemi ad adempiere ma non incluederei CFP o Ideeinluce (che tra l'altro è un sito internet e non un'ssociazione). Puoi sottoscrivere un accordo privato tra te e l'associazione per il rispetto delle norme che concorderete, questo implica una liberatoria firmata da loro con l'elenco delle foto utilizzabili (non un "ok" verbale).
per tornare alla questione principale: si riesce a fare qualcosa di interessante? si, mi sembra un bel progetto da documentare, se sono "creativi" faranno tante cose e questo gioca a favore. Poi se va tutto male troverai qualcos'altro. Grazie e scusa per la lunghezza del post...
scusa anche tu Mauro Reghellin
Alberto