Il mio commento alla foto CONTRAPPUNTO era stato dratico, ma non offensivo: "Troppo nero!". Questo mio parere era in parte condiviso da chi ha scritto (con termini più concilianti): "...avrei preferito una maggiore leggibilità nelle ombre", mentre altri hanno spresso un entusiastico apprezzamento per "lo splendido taglio di luce" descritto dall'immagine. Siccome io interpreto il ruolo del forum come la sede per un'analisi critica delle immagini, e non la sede per uno scambio reciproco di complimenti o stroncature, ho analizzato l'immagine (apprezzabile negli intenti, ma non altrettanto nella realizzazione - opinione personale discutibile) e ho cercato di reinterpretarla facendo emergere, laddove possibile, dalle zone troppo scure alcuni utili dettagli, pur mantenendo il mood della scena. Nel sistema zonale, le zone 0-II sono praticamente prive di dettagli, che solo dalla zona III divengono leggibili. Nella foto originale, oltre il 70% era classificabile in zona 0-I con netta prevalenza per la parte sinistra dell'inquadratura: l'istogramma appariva completamente spostato a sinistra, con ampia risalita lungo l'ordinata dei neri (valore 0).
I miei interventi sono consistiti in: (1) lasciare a Photoshop di intervenire liberamente tramite il menu Immagine>Regolazioni>ombre e luci..., che ha fatto riemergere dettagli nella parte destra della foto; (2) quindi sono intervenuto soltanto sulla parte bassa della curva conferendole una opportuna (sempre a mio giudizio!) convessità così da ottenere per i pixel delle zone scure valori di output>valori di input (schiarimento). (3) Con Viveza 2 ho aumentato un po' la luminosità dei mezzitoni, per vivacizzare le pietre più chiare del selciato e il piano dei tavolini presenti sulla via. (4) Infine ho fatto un ritaglio verticale con un rapporto 16:9 per ridurre la massa di nero impenetrabile dell'edificio di sinistra, troppo opprimente.
Credo onestamente di non aver tradito gli intenti dell'Autore, di avere mantenuto l'oscurità della scena squarciata dalla lama di luce proveniente dall'alto e di aver fatto emergere una serie di dettagli che rendono meglio interpretabile e godibile la scena. Siccome ho vissuto a Venezia dall'età di 3 anni fino alla laurea, conosco la città e la amo, mi sono intestardito a cercare di cavare da questa immagine il meglio che potevo. Se poi l'Autore ritiene che io abbia tradito i suoi intenti, gli chiedo pubblicamente e anticipatamente scusa, e lo rassicuro che non avevo e non ho alcun motivo di accanimento contro di lui e le sue opere.