27^ pillola palliativa per malati di fotografia (da Scorciatoie per paesaggi più belli)
Un fotografo deve
Un fotografo di paesaggio deve assolutamente avere il polarizzatore e possibilmente almeno un filtro GND/ND.
In questa occasione il polarizzatore, un Heliopan montato sull'holder della Lee, mi ha permesso di far vedere meglio la cima che attraversa sotto l'acqua la sabbia ed il filtro GND di scurire leggermente il cielo. Ho prestato attenzione, dato l'uso di un 21mm, a non avere macchie di polarizzazione in cielo, aiutato in questo dalla composizione verticale e da un cielo non propriamente terso.
Questa è la famosa Salty Dog e qui entra in gioco anche il fattore Q, che, come in tutte le cose, a volte ci aiuta a portare a casa più di quanto ci aspettassimo.
Era novembre e sono uscito ben prima dell'alba per fotografare l'Isonzo dal ponte di Sagrado. Ha cominciato a piovere, ma non volevo rientrare ancora a casa. Mi sono ricordato che un paio di settimane prima, dal pontile di Grado Pineta, avevo visto questa barca arenata in spiaggia e sono andato a cercarla. Lungo il tragitto ha smesso di piovere. In bagagliaio ho sempre 2 cose da fotografo: cavalletto e stivali. Una volta tenevo anche una boa rossa, ma poi mi sono stufato di portarmela in giro.Sono arrivato sul posto, ho indossato gli stivali, però l'acqua era troppo alta per arrivarci asciutto... Ma intravedevo una situazione fotografica che non potevo lasciar perdere e così mi sono fatto coraggio e sono andato avanti con l'acqua fino al ginocchio... ma la foto l'ho fatta, questa che vedete, anche se poi per qualche giorno ho starnutito. Da quando ho pubblicato per la prima volta questa immagine, è cominciata la processione di fotografi e io stesso sono tornato varie volte da Salty Dog, questo il nome che le ho dato (chissà perchè mi è venuta in mente la canzone dei Procol Harum).Claudio, l'amico che vende macchine fotografiche alla SME di Gradisca mi ha raccontato che in quel periodo è passata da lui una persona che arrivava da Padova, ha saputo di Salty Dog ed ha comperato cavalletto, macchina ed obiettivo nuovi apposta per andarla a fotografare. Tutti la chiamavano ormai Salty Dog. Un brutto giorno, qualche mese dopo, Elena ed io l'abbiamo trovata a riva, fatta a pezzi con la motosega dagli operai del comune di Grado.Siamo esseri stranamente romantici noi fotografi.