Ellapeppa! Gran lavoro di post!
Ci spieghi brevemente come hai fatto?
Avevo da tempo in testa questa visione (oltre ad altre).
Durante una visita alla Biennale di Venezia ho potuto fotografare il sommergibile presso l'Arsenale.
Per ricostruire le parti della carena compromesse dai portelloni di accesso e mascherate dai vari elementi di supporto, ho applicato dei “rattoppi” che per poter essere disposti plausibilmente sono stati orientati secondo linee di costrizione tracciate con Autocad (utilizzo un approccio interdisciplinare).
Allo stesso modo, dopo aver cancellato l'elica, ho “ripulito” e ricostruito la poppa.
Avevo precedentemente ricopiato e isolato l'elica su un altro livello, per poi applicare il filtro sfocatura radiale che simula la sua rotazione.
Questa volta non ho usato maschere ma ho semplicemente sovrapposto i vari livelli come si farebbe artigianalmente con dei ritagli cartacei, mi piace molto questa tecnica in quanto affine al gesto manuale.
Poi, per simulare il vortice dell'elica, ho realizzato (ancora con Autocad) il modellino 3D di una spirale che ho orientato coerentemente con l'immagine e successivamente spianato sullo spazio 2D, utilizzandola per definire una selezione che mi è servita per schiarire e sfumare (appunto “a spirale”) lo sfondo.
Avevo precedentemente fotografato il Ponte del Diavolo che ho “scontornato” (sopratutto ove presente la vegetazione) con il metodo che utilizza il pannello canali ecc. (come indicato nei vari tutorial in rete che insegnano a ritagliare convincentemente le fluenti chiome).
Per ottenere il riflesso ho creato un ulteriore livello con l'immagina del sommergibile capovolta + un ulteriore livello con la scia d'acqua.
Poi mi sono accorto che le foto di vecchi silos archiviate potevano rendere maggiormente altera l'immagine.