Autore Topic: Regole di composizone (paesaggio)  (Letto 8025 volte)

Luigino

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Regole di composizone (paesaggio)
« il: Settembre 07, 2011, 10:36:07 pm »
REGOLE DI COMPOSIZIONE PIU' FREQUENTEMENTE USATE:

La sezione aurea: è uno dei criteri compositivi più usati dalla tradizione e consiste nel disporre il soggetto in una posizione leggermente decentrata; è anche un modo di dividere lo spazio nelle proporzioni di 5:8 A:B=B:(A+B).

La regola dei terzi: dividendo l'immagine in terzi e ponendo il soggetto in uno dei punti di intersezione delle linee immaginarie ottenute, si ritiene che l’immagine risulti più dinamica (rispetto ad una composizione che pone il soggetto al suo centro), ma armonica al tempo stesso. Il rapporto 1 : 3 - divisione lo spazio in terzi - è lontano dalla sezione aurea, tuttavia molti lo usano.
Qualora in primo piano non sia particolarmente interessante o presenti qualche elemento importante per la composizione ed il cielo sia più importante, l'orizzonte va posizionato sulla linea di forza orizzontale inferiore, la foto viene quindi divisa in tre parti fondamentali. Viceversa, in presenza di un cielo poco significativo e di un primo piano interessante, l'orizzonte va posizionato all'ultimo terzo dell'immagine.

Le linee curve e le forme rotonde vicino ai margini non devono mai toccare i bordi dell'immagine, ma devono essere separati da uno spazio conveniente oppure tagliate coraggiosamente, vale a dire che un’ampia parte della curva va lasciata fuori dall’immagine.

Le piccole aree chiare del soggetto o dello sfondo confinanti con i bordi dell’immagine danno un effetto tanto più spiacevole quanto più le aree vicine sono scure. In questi casi conviene bordare l'immagine.

UTILIZZO DELLE DIAGONALI:
Fotografando un paesaggio montano, per esempio, il crinale dei rilievi va posizionato in modo da seguire un'andatura diagonale. Le linee di forza diagonali, se bene utilizzate, conducono l'occhio al punto focale dell'immagine.

UTILIZZO DI PUNTI DI ANCORAGGIO E LINEE DI FORZA:
Per evitare immagini piatte, è opportuno posizionare nell'inquadratura un elemento molto vicino al fotografo (un masso, una conchiglia, un rigagnolo d'acqua) in modo da rendere meglio l'idea della prospettiva e quindi della profondità di campo. Questi elementi vanno posizionati, secondo le loro caratteristiche, o in un nodo della sezione aurea, o in diagonale da un angolo basso, meglio il sinistro per assecondare la visione dell'occhio occidentale. Un elemento ad "S", come un ansa di un fiume che inisiz in un angolo del nostro fotogramma, è perfetto per condurre dentro l'immagine, per esempio.

INCORNICIARE UN PAESAGGIO: spesso risulta molto efficace l'utilizzo di cornici naturali per dare profondità ad un paesaggio: per esempio un albero a ridosso del borso a destra ed uno a sinistra sono un'ottima corinice naturale.

PERSONALITA' DELLA COMPOSIZIONE: se un fotografo sente fortemente una composizione, dovrebbe esprimersi liberamente senza curarsi delle opinioni altrui. (Feininger)

ACCORGIMENTI SUI PAESAGGI:

SFONDO - SOGGETTO: nella fotografia di paesaggio viene in genere sempre ricercata la massima profondità di campo. E' quindi importante che la composizione risulti molto equilibrata tra sfondo e soggetto.

MESSA A FUOCO: abbiamo già accennato alla necessità di avere nella maggior parte dei casi tutto a fuoco. D'obbligo quindi l'utilizzo di obiettivi grandangolari, diaframmi chiusi e dell'iperfocale

LUCE: la luce migliore per la fotografia di paesaggio è quella dell'alba o del tramonto, quando le sfumature dei colori e la loro intensità rendono qualunque paesaggio più interessante.
Ciò non toglie che non si possa fotografare a tutte le ore del giorno o della notte, con la consapevolezza che la luce che si andrà ad utilizzare sarà quella tipica di quelle ore. Molto spesso la luce del cielo è molto più intensa di quella del primo piano e sarà necessario ricorrere a doppi esposizioni o filtri GND particolari.
Luigino

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