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Sono aperte le iscrizioni ai nostri nuovissimi corsi:

13 Gennaio 2017, MANZANO: partono i nostri nuovissimi Corsi base modulari di fotografia e fotoritocco (12 lezioni + 2 uscite pratiche)

E’ l’11^ edizione del nostro seguitissimo Corso in 10 anni, riveduta ed aggiornata per meglio incontrare le esigenze dei nostri Corsisti!
Solo Tutor qualificati ed esperti!

Info e modulo di iscrizione scaricabili qui!

Dal corso 2016 di Manzano

Un momento dal corso 2016 di Manzano

20 Gennaio 2017, CODROIPO: partono i nostri nuovissimi Corsi base modulari di fotografia e fotoritocco (12 lezioni + 2 uscite pratiche)

E’ l’11^ edizione del nostro seguitissimo Corso in 10 anni, riveduta ed aggiornata per meglio incontrare le esigenze dei nostri Corsisti!
Solo Tutors qualificati ed esperti!

Info e modulo di iscrizione scaricabili qui!

Tramonto a Skye © Luigino Snidero

Tramonto a Skye © Luigino Snidero

La nostra passione a tua disposizione!

 

Calendario corso di Manzano:

Il modulo d’iscrizione per MANZANO è scaricabile QUI

E’ configurabile in 4 moduli distinti, cumulabili a piacimento, costa pochissimo e non troverete da nessuna parte la stessa passione e competenza che troverete frequentando il nostro Corso, giunto all’11^ edizione in 10 anni, ma costantemente aggiornato e completamente rinnovato.

E’ realizzato dal CFP con il sostegno di Proloco Manzano e con la collaborazione di UTEM e BCC Manzano.

Le lezioni si svolgeranno presso l’accogliente Canonica di Manzano in via Roma 40 e con il supporto di audiovisivi in HD e con insegnanti preparati e specializzati per darvi il meglio in ciascuna lezione.

I 4 moduli saranno così articolati:

Modulo Fotografia 1 * – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
13/1/17   Conoscere la macchina fotografica (portare con sé la propria macchina fotografica)
20/1/17   Usare la macchina fotografica (portare con sé la propria macchina fotografica)
27/1/17   Il corredo fotografico e gli accessori da avere
28/1/17   Workshop pratico facoltativo: aggiungere € 20

Modulo Lightroom/Photoshop 1 * – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
10/2/17   I software di post-produzione
17/2/17   Il workflow di lavorazione
03/3/17   Esercitazione pratica

* Fotografia 1 e Photoshop 1 insieme scontati a € 50

Modulo Fotografia 2 ** – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
10/3/17   Fotografare le persone
17/3/17   Fotografare viaggi e paesaggi
24/3/17   Fotografare la natura
25/3/17   Workshop pratico facoltativo: aggiungere € 20

Modulo Lightroom/Photoshop 2 ** – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
07/4/17   Il fotoritocco del ritratto
21/4/17   Il fotoritocco del paesaggio
28/4/17   Il fotoritocco della natura

** Fotografia 2 e Photoshop 2 insieme scontati a € 50

Attenzione: con tessera Pro Loco Manzano sconto del 10% da 2 moduli in su.

 

Alba a Fossalon © Luigino Snidero

Alba a Fossalon © Luigino Snidero

 

Calendario corso di Codroipo:

Il modulo d’iscrizione a CODROIPO è scaricabile QUI

E’ configurabile in 4 moduli distinti, cumulabili a piacimento, costa pochissimo e non troverete da nessuna parte la stessa passione e competenza che troverere frequentando il nostro Corso, giunto all’11^ edizione in 10 anni, ma costantemente aggiornato e completamente rinnovato.

E’ realizzato dal CFP con la collaborazione dell’Associazione Culturale Ottagono di Codroipo.

Le lezioni si svolgeranno presso il Nuovo centro Culturale Polifunzionale “Ottagono” a Codroipo, via Marinelli 6, con il supporto di audiovisivi in HD e con insegnanti preparati e specializzati per darvi il meglio in ciascuna lezione.

I 4 moduli saranno così articolati:

Modulo Fotografia 1 * – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
20/1/17   Conoscere la macchina fotografica (portare con sé la propria macchina fotografica)
27/1/17   Usare la macchina fotografica (portare con sé la propria macchina fotografica)
03/2/17   Il corredo fotografico e gli accessori da avere
04/2/17   Workshop pratico facoltativo: aggiungere € 20

Modulo Lightroom/Photoshop 1 * – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
10/2/17   I software di post-produzione
17/2/17   Il workflow di lavorazione
03/3/17   Esercitazione pratica

* Fotografia 1 e Photoshop 1 insieme scontati a € 50

Modulo Fotografia 2 ** – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
10/3/17   Fotografare la natura
17/3/17   Fotografare le persone
31/3/17   Foto di viaggi e paesaggi
01/4/17   Workshop pratico facoltativo: aggiungere € 20

Modulo Lightroom/Photoshop 2 ** – Tre lezioni teoriche – Costo € 30
07/4/17   Il fotoritocco del ritratto
21/4/17   Il fotoritocco del paesaggio
28/4/17   Il fotoritocco della natura

** Fotografia 2 e Photoshop 2 insieme scontati a € 50

 

Lunedì 24 Ottobre ospite di “Autofocus # 6 è stato Matteo Cefarin, Goriziano, Socio del Circolo Fotografico Palmarino e dell’AFNI del Friuli Venezia Giulia.
Matteo è un giovane e molto promettente fotografo specializzato nel paesaggio, particolarmente montano.

Come consuetudine di Autofocus, è stato intervistato dal nostro Paolo Vercesi:

 

Matteo Cefarin intervistato da Paolo Vercesi

Matteo Cefarin intervistato da Paolo Vercesi

 

PV: L’ospite di questa sera è Matteo Cefarin

[applausi]

PV: La formula di autofocus la conoscete già, quindi incominciamo con le domande per sciogliere un po’ il nostro Matteo.

PV: Domanda facile, nome e cognome?

MC: Matteo Cefarin

PV: Età?

MC: 31

PV: Non cercare di guardare le domande. Professione?

MC: Ingegnere civile

PV: Da ingegnere civile ad appassionato di fotografia. Ci racconti come nasce questo connubio?

MC: Ho iniziato a fare fotografia un po’ come tante persone, per fare delle foto ricordo, nel 2009. Dopodiché un mio amico mi ha fatto provare una reflex, dal 2010 ne ho comperato subito una e dalle foto ricordo sono passato ad altre foto. Specializzandomi un po’ di più nel paesaggio.

PV: Sei abbastanza giovane, per non dire giovanissimo e ci hai già mostrato un’ottima padronanza della tecnica fotografica e della post-produzione. Come si arriva a questi livelli in così breve tempo?

MC: Sicuramente guardando chi è più bravo. Personalmente sono cresciuto molto anche grazie al Circolo, dove ho conosciuto persone preparate che si sono spese molto anche per me, tra le quali anche Luigino (Snidero ndr). Dopo bisogna studiare perché non c’è solo il circolo, ci sono i workshop, bisogna guardare i lavori degli altri. Io sono appassionato di libri fotografici per cui mi studio anche le fotografie degli altri.

PV: Come ha conosciuto il Circolo?

MC: L’ho conosciuto tramite Luca Candini, anche lui goriziano, che mi ha introdotto. Conoscevo già il Circolo da un anno, ma è stato Luca a farmi venire fino a Palmanova.

PV: Meglio parlare o fotografare?

MC: Fotografare

PV: Cosa vediamo adesso?

MC: Breath of the Earth, un video di paesaggi montani dove fanno da padrona le situazioni particolari con nuvole, nebbie, etc.

 

1-breath

Matteo Cefarin – Breath of the Earth

 

[Applausi]

PV: Immagini molto belle, vediamo se c’è qualche domanda dal pubblico.

Pubblico: volevo domandare dove ci ha portato con queste immagini…

 

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala

 

MC: gran parte delle immagini sono state scattate tra il Friuli, il Veneto ed il Trentino, oppure oltre confine in Slovenia. In particolare le Tre Cime, il Paterno, il Ragusela, Nuvolau, la Tofana di Rozes, le Pale di San Martino, la Valle della Lepena.

PV: Ci racconti qualcosa degli autori che segui o che ti hanno ispirato di più?

MC: Diciamo che seguo un po’ di autori sia regionali, che nazionali, sia naturalmente internazionali. Non seguo solo autori di fotografia naturalistica, ma in campo naturalistico un punto di riferimento sono sicuramente i Dreamerlandscape. Un team di fotografi prettamente paesaggisti, li seguo tutti, sono gli autori più bravi a livello nazionale.

PV: Puoi anche citarne qualcuno…

MC: Vincenzo Mazza, Fortunato Gatto, Salvo Orlando, Samuel Pradetto, Leonardo Battista ed Andrea Pozzi. Tra questi mi piacciono molto gli autori più poliedrici come Padretto e Battista che non sono legati ad un solo genere, fanno sia paesaggio, che macro, che animali e sono bravi in tutti e tre i generi con ottimi risultati. A livello internazionale potrei dire dei nomi scontati come Vincent Munier o Theo Bosboom.

PV: Ti sei cimentato anche in altri generi.

MC: Ci provo, ma il tempo a disposizione è quello che è. Vorrei approfondire la fotografia macro e quella di animali. Ma se si vuole farli con certi risultati sono molto più impegnativi della fotografia di paesaggio. Nella fotografia di paesaggio basta la conoscenza dei luoghi, della luce e delle stagioni, mentre per gli animali e delle macro ci vuole anche una conoscenza più approfondita del paesaggio.

PV: Relativamente al paesaggio, la prossima multivisione è?

MC: Alpine Rooftops, una raccolta di immagini degli ultimi due anni, sempre delle zone montane, in particolare delle Alpi.

 

Matteo Cefarin - Alpine Rooftops

Matteo Cefarin – Alpine Rooftops

 

[Applausi]

PV: Complimenti di nuovo per queste immagini spettacolari e suggestive. Sembra che la montagna sia un tema ricorrente nella tua fotografia. Ci racconti come nasce uno scatto in montagna?

MC: Una fotografia di montagna dovrebbe nascere quando siamo ancora a casa, dovremmo decidere il soggetto da ritrarre, dobbiamo pensare alla stagione in cui andremo, all’inclinazione del sole, come sarà illuminata. Se facessimo fotografie in pieno giorno, non ci sarebbero grossi problemi ma come avete visto si cerca di andare all’alba o al tramonto quando le luci sono più suggestive. Quindi in base al periodo dell’anno bisogna saper scegliere il luogo, il momento, etc. Una volta che abbiamo deciso, bisogna partire e camminare. Non serve sempre camminare tantissimo, perché per esempio nelle Dolomiti ci sono dei punti molto scenici anche facendo pochissimi metri di dislivello, fotografabili più o meno da chiunque, basta aver voglia di alzarsi presto o di ritornare con il buio.

PV: Meglio l’alba o il tramonto?

MC: Meglio il tramonto perché se uno non conosce già il sentiero all’alba è difficile improvvisare, mentre al tramonto almeno abbiamo fatto l’andata con la luce.

PV: Una volta in cui hai camminato tanto e non hai trovato niente?

MC: A mani vuote non è mai capitato, molte volte le condizioni non erano come le aspettavamo. Se in quell’ora di tempo in cui si fanno le foto passa la nuvola di Fantozzi, spesso si portano a casa degli scatti poco significativi.

PV: Una volta che hai scattato scendendo dall’auto senza camminare.

MC: In Dolomiti ci sono tanti posti semplici, Passo Falzarego, Passo Giau, con camminate di mezz’ora si possono raggiungere dei posti interessanti. Altrimenti, vicino a Gorizia si può raggiungere il bosco di Tarnova, dove si va a far foto e le strade, seppur bianche, si possono percorrere dalla primavera all’autunno e si raggiungono tutti i punti senza camminare troppo.

PV: Fatto lo scatto si torna a casa, cosa incomincia?

MC: La selezione delle foto.

PV: E dopo?

MC: La postproduzione di quelle per cui ne vale la pena.

PV: Ci racconti qualcosa della post produzione.

MC: Fino a due tre anni ero piuttosto nullo, un conto è leggere le cose sui libri ed un conto è avere qualcuno che te le spiega o che ti indirizza. Due, tre anni fa ho incominciato il mio percorso di post produzione, come fanno tutti, poi ci ho preso gusto ed ho incominciato a studiare. I risultato dopo un po’ vengono, ci sono molte persone più anziane che magari non hanno tanta dimestichezza con i mezzi informartici ma che con la voglia e la pratica ottengono risultati anche di alto livello.

PV: Studio della tecnica fotografica e studio della post produzione portano ad alti livelli, ma c’è stato un fattore scatenante che ti ha spinto a migliorare nella fotografia? Nel sito parli di un viaggio…

MC: Certo, nel 2013 ho fatto un viaggio fotografico che era un po’ un mio sogno, andare in Islanda. Però ci sono andato troppo presto, perché non ero maturo e ai tempi non facevo fotografia di paesaggio. Ma quando sono rientrato mi sono detto che la fotografia di paesaggio era quello che volevo fare e che era il genere in cui volevo migliorare. Da lì ho incominciato ad alzarmi all’alba, a studiare, a seguire qualche workshop e ad ascoltare chi è più bravo di me.

PV: L’Islanda credo che abbia lasciato un segno su molte persone. C’è un posto in particolare che non sia la laguna ghiacciata che ti ha impressionato?

MC: Non un posto solo, sicuramente tutto l’entroterra lavico e desertico dell’Islanda. Pur sembrando molto monotono, perché chiaramente il deserto non ha grandi rilievi, come la montagna, ma di chilometro in chilometro le rocce hanno colori diversi in base all’evento geologico che le ha prodotte. Per cui si passa da rocce rosso fuoco a rocce grigie con una varietà di colori difficile da replicare in altri posti.

PV: Siamo in autunno, a fine ottobre, dove si va a fotografare?

MC: L’anno scorso in questa stagione sono stato alcuni giorni a Plitvice dove ha piovuto molto e dove ho incontrato anche parecchi amici del Circolo.

 

Matteo Cefarin - Plitvice

Matteo Cefarin – Plitvice

 

[Applausi]

PV: C’è qualche domanda dal pubblico.

Pubblico: Ci spieghi cos’è l’effetto Orton?

MC: In sostanza consiste nella doppia esposizione con uno scatto a fuoco ed uno fuori fuoco. In questo modo otteniamo quest’effetto un po’ magico, come dice Luigino.

LG: Salvo un caso non ho visto mai persone nei tuoi paesaggi, è una scelta stilistica o una predisposizione.

MC: Nelle prime multivisioni avete visto anche qualche elemento umano, un rifugio, una malga, una croce che indicavano una presenza umana e si tratta di foto scattate negli ultimi due anni. Da un anno circa faccio parte dell’AFNI che ha tutta una serie di regole, di scelte etiche per cui nel paesaggio vige l’idea di fare la fotografia senza includere elementi umani per dare una rappresentazione più selvaggia della natura. Credo che le fotografie di Plitvice abbiano data questa sensazione. Fotografando le persone e le passerelle sembrerebbe di essere in un parco, escludendo tutti gli elementi umani ci si trasporta in una dimensione più selvaggia in cui sembra di essere da soli con la natura. Certamente si è trattato di una scelta.

Abbassando di pochi millimetri l’inquadratura della famosa cascata fotografata da Pozzi e da Biancarelli nella composizione entra una passerella che dà tutta un’altra atmosfera alla foto. Personalmente sto cercando di evitare gli elementi umani dalle foto di paesaggio, anche se nelle nostre Dolomiti è molto difficile evitare croci, malghe e tralicci.

PV: Ti eri portato gli stivali a Plitvice?

MC: Non ricordo ma giravamo con degli scarponcini in GoreTex.

PV: Hai già programmato il prossimo viaggio.

MC: C’è un viaggio in programma ma non sarà fotografico. Dal punto di vista fotografico sto maturando l’idea, senza smettere di viaggiare, di cercare di concentrarmi su luoghi più vicini a casa perché ci si può tornare più spesso, si possono seguire le stagioni ed osservare i cambiamenti di qualsiasi genere siano. Ho in mente alcuni piccoli progetti che al momento sono solo abbozzati.

PV: Il prossimo posto che ci fai vedere è vicino è lontano?

MC: E’ un posto lontano, ma non voglio svelarlo. La multivisione è organizzata in due parti e la prima parte e decontestualizzata e non si riuscirà a capire il luogo di cui si parla. Dopo ci sarà una seconda parte con una rappresentazione più classica del paesaggio in cui si svelerà il luogo.

PV: Lasciamo il mistero e godiamoci la prossima multivisione.

 

Matteo Cefarin - Scotland – Outer Hebrides

Matteo Cefarin – Scotland – Outer Hebrides

 

[Applausi]

PV: Complimenti di nuovo per queste immagini. Ci racconti qualcosa di questo viaggio?

MC: Ho fatto questo viaggio l’estate passata agli inizi di luglio, era il viaggio mancato dell’anno scorso perché ero stato male. Era un workshop in compagnia di altri tre fotografi e come docente avevamo Fortunato Gatto che è un grande esperto della zona che vive in Scozia da quasi 10 anni, avevo deciso di visitare questa zona con un fotografo esperto. Alle Ebridi siamo stati 6 giorni sugli otto del workshop, il meteo era stato abbastanza positivo, con nuvole e pioggia. In particolare eravamo alla ricerca della pioggia per trovare qualche arcobaleno, ma non li abbiamo trovati.

PV: A che ora tramonta il sole alle Ebridi in luglio?

MC: Alle 23.30 tramonta e alle 4.30 c’è l’alba, avevamo un paio d’ore per dormire.

PV: Facevate entrambe?

MC: Abbiamo saltato le albe quando il meteo era senza speranza. Ne abbiamo saltate un paio, poi dormivamo dopo pranzo.

GM: Voler metter sempre gli uccelli mossi è una scelta suggerita da Fortunato Gatto oppure un’idea tua?

MC: No, ci sono un paio di altri motivi e molte foto sono comunque nitide. Siccome a giugno mi avevi nominato per Autofocus, quando sono andato alle Ebridi sapevo già di dover fare alcune multivisioni, quindi a differenza di altre volte, sapevo già mentre scattavo come avrei montato la foto creandomi delle piccole idee su come sviluppare la multivisione, come ad esempio per la parte astratta e per alcune foto degli uccelli. Foto di quel tipo, con uccelli mossi, sono foto che si fanno e che fanno autori come Gatto o Piccirillo. Poi non ricordo da chi l’ho letto, ma quando pensiamo agli uccelli di solito sono in volo o in movimento, quindi il ritratto statico non rappresenta completamente l’animale. Detto questo, mi ero portato solo il 70-200, per cui non avevo possibilità di fare dei ritratti più stretti. Il periodo non era indicato e ci avevano sconsigliato di portare ottiche molto pesanti.

PV: Se non ci sono altre domande, la serata può concludersi qua, ringrazio ancora Matteo…

[Applausi]

 

 

Matteo Cefarin

Matteo Cefarin

 

Grazie a:

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per l’ospitalità!

Dopo un anno e mezzo, il Circolo Fotografico Palmarino torna al teatro Ristori a Cividale, questa volta con uno show tutto suo!
Sabato 8 ottobre alle 17:30, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’UTE della Città Longobarda, condivideremo con il pubblico un programma di multivisioni molto vario e ci auguriamo altrettanto interessante:

 

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES - Immagine di Luigino Snidero

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES – Immagine di Luigino Snidero

 

 

FRIULI VENEZIA GIULIA LANDSCAPES: i luoghi più belli e suggestivi della nostra bellissima regione attraverso gli occhi e gli obiettivi dei Soci del CFP!

È la multivisione che abbiamo preparato nel 2015 per omaggiare il nostro ospite internazionale, David Noton, e tutti gli altri ospiti all’evento del nostro 40° compleanno.

Ve la faremo vedere in versione aggiornata 2016.

 

 

MATAJUR - Immagine di Carlo Gallone

MATAJUR – Immagine di Carlo Gallone

 

 

MATAJUR: un viaggio sulla splendida montagna “di casa”, con immagini di grande suggestione, ottenute dopo mille estenuanti escursioni alla ricerca dell’attimo e della luce perfetta, raccontato dall’autore, Carlo Gallone.

Multivisione inedita.

 

MACRO - Immagine di Gigi Gallone

MACRO – Immagine di Gigi Gallone

 

 

MACRO: il piccolo mondo dei fiori e degli insetti è tanto complicato, quanto meraviglioso: bisogna mettersi al livello del suolo e saper guardare e riconoscere. Bisogna aspettare la stagione giusta ed alzarsi prestissimo, prima che gli insetti incomincino la loro frenetica attività. Lo ha fatto per noi Gigi Gallone. Montaggio di Carlo Gallone.

Multivisione inedita.

 

 

THE KING - Immagine di Maro Zamò

THE KING – Immagine di Maro Zamò

 

 

THE KING: sua maestà il martin pescatore. Alcuni fotografi, non pochi, sono affetti da una sindrome chiamata “martinite”, che li porta ad inseguire il coloratissimo volatile lungo i corsi d’acqua ed a cercare gli appostamenti migliori per riprenderlo in piena attività. Marco Zamò e Francesco Vignando ne sono gravemente affetti e ci faranno vedere quanto. Montaggio di Marco Zamò.

Multivisione inedita.

 

 

VOLTI DEL PATRIARCA - Immagine di Luigino Snidero

VOLTI DEL PATRIARCA – Immagine di Luigino Snidero

 

 

VOLTI DEL PATRIARCA: immagini ed espressioni catturate da Luigino Snidero durante le rievocazioni storiche di Cividale dal 2014 al 2016. Dietro ogni finzione, dietro ogni travestimento, gli occhi non mentono mai ed hanno sempre una storia da raccontare.

Multivisione inedita.

 

 

INSPIRED BY ICELAND - Immagine di Marco Manzini

INSPIRED BY ICELAND – Immagine di Marco Manzini

 

 

INSPIRED BY ICELAND: si chiude con i fuochi d’artificio! Un appassionato racconto per immagini dalla Terra del Ghiaccio vista con gli occhi incantati dal bagliore verde dell’aurora boreale. Di Marco Manzini, Stefano Rossi, Paolo Vercesi, Daniele Favret e Yan Bertoni. Montaggio di Marco Manzini e Stefano Rossi.

 

 

© Alberto Missana

© Alberto Missana

…pochi secondi o un secolo, piccole grandi storie di straordinaria quotidianità

Alberto Missana, autore di alcuni straordinari ebook fotografici liberamente scaricabili dai suoi siti personali o dall’Apple Store, ci mostrerà e ci racconterà alcuni dei suoi lavori, utilizzando il tempo come chiave di lettura dei suoi progetti fotografici.

I progetti fotografici di Alberto partono da un’idea, si sviluppano lungo un percorso accuratamente pianificato e si chiudono mescolando emozioni, parole ed immagini, raccontandoci storie suggestive ed affascinanti, utilizzando poche immagini accuratamente distillate, lavorando per sottrazione fino a quando ciò che resta si carica di senso e significato.

© Alberto Missana

© Alberto Missana

A seguire, dopo la multivisione, si terrà la presentazione del workshop “Idee in luce – il progetto fotografico, come passare dal cercare al trovare le foto”. Il workshop è in collaborazione con il CFP.

© Alberto Missana

© Alberto Missana

Lunedì 5 settembre 2016, ore 20:30, presso la Sala conferenze del Palmanova Outlet Village G.C.

 

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Ingresso Libero

facebook-logo

info per workshop “Idee in Luce”

www.ideeinluce.net

siti personali Alberto Missana

www.accademiadelleidee.it

www.artistiinluce.it

www.fotocerchi.it

email

amissana@gmail.com

 

 

Multivisioni in Piazza Grande
Circolo Fotografico Palmarino

Venerdì 1° luglio, ore 21:30
Piazza Grande, Palmanova

 

Il Circolo Fotografico Palmarino, in collaborazione con il Comune di Palmanova,  presenta una rassegna delle sue più belle multivisioni, per la prima volta all’aperto in Piazza Grande:

 

Friuli Venezia Giulia Lanscapes

(i più bei paesaggi della nostra splendida Regione visti dai Soci del Circolo)

Sistiana © Matteo Bordignon

Sistiana © Matteo Bordignon

Matajur

(una prima visione assoluta, immagini di Carlo Gallone)

Matajur © Carlo Gallone

Matajur © Carlo Gallone

 

Cromoterapia

(la coloratissima Burano, vista dagli amici di Fotoclub Obiettivo Burano e dai soci del CFP)

Burano © Luigino Snidero

Burano © Luigino Snidero

Inspired by Iceland

(l’Islanda attraverso gli occhi di Marco Manzini, Stefano Rossi, Daniele Favret, Yan Bertoni e Paolo Vercesi)

Iceland © Stefano Rossi

Iceland © Stefano Rossi

Palma A.D. 1615

(4 anni di rievocazioni in Palmanova attraverso le immagini dei Soci del Circolo).

Rievocando... © Luigino Snidero

Rievocando… © Luigino Snidero

Ingresso libero

 

Rafael Rojas

Rafael Rojas

Il grande fotografo naturalista e paesaggista Rafael Rojas, Hasselblad Master 2014, sarà per la prima volta in Italia a Palmanova sabato 26 Novembre, dalle 17:30, ospite del Circolo Fotografico Palmarino.

Rafael Rojas presenterà al pubblico del Teatro Gustavo Modena le sue immagini più belle ed in particolare quelle contenute nel suo ultimo libro, “Timeless”, con straordinarie immagini di un’iconica e splendida Venezia in bianco e nero e stampa fine art.
Rafael Rojas ci mostrerà e racconterà come la fotografia di paesaggio possa diventare una forma creativa di espressione artistica individuale. Affronterà, con esempi concreti e con le sue immagini più belle, i diversi aspetti del processo fotografico, mettendo a confronto il paesaggio esteriore con quello interiore.

Classic Edition Timeless Timeless © Rafael Rojas

Classic Edition Timeless Timeless © Rafael Rojas

Nella presentazione e interazione con il pubblico sarà affiancato da un’interprete. L’evento è gratuito, ma è caldamente consigliato prenotare anticipatamente il posto online.
Per informazioni al riguardo scrivere a cfpalmarino@gmail.com

 

© Rafael Rojas

 

 

Rafael Rojas è un artista il cui lavoro fotografico si concentra spesso su concetti quali il tempo, la decadenza ed il cambiamento, l’interazione tra l’uomo e la natura e le sue conseguenze sull’equilibrio ambientale, l’energia latente nel paesaggio e la caducità dell’esistenza .
Rafael si sforza di rinchiudere concetti, emozioni e spiritualità dentro le sue opere .

Rafael si dedica oggi al ruolo di Direttore di “Essential Seeing“, una scuola Svizzera dedicata all’insegnamento della fotografia come strumento creativo per l’espressione personale che utilizza come strumenti didattici ebooks, video e la frequentazione di workshops fotografici.
Assieme alla moglie Anca, organizza viaggi fotografici immersivi in alcuni dei posti più magnetici e ricchi d’ispirazione al mondo.
È stato fondatore di  Whytake.net, a lungo la più importante ed esclusiva comunità online di fotografi naturalisti al mondo.

 

Symmetry by the sea © Rafael Rojas

Symmetry by the sea © Rafael Rojas

 

Premi

2014   Master Hasselblad

2013   Photolucida Critical Mass – Finalist

2013   International Photography Awards IPA – First Prize

2013   International Photography Awards IPA – Third Prize

2013   International Photography Awards IPA – 3 Honorable Mentions

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Category winner

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Third Prize

2013   Px3 Prix de la Photographie de Paris – 2 Honorable Mentions

2013   Masters Cup Color Awards – 3rd prize

2012   International Photography Awards IPA – 2 First Prizes

2012   International Photography Awards IPA – 2 Second Prizes

2012   International Photography Awards IPA – Third Prize

2012   International Photography Awards IPA – 3 Honorable Mentions

2012   Px3 People’s Choice Awards – Gold & Silver Medal

2012   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Bronze Medal

2012   Px3 Prix de la Photographie de Paris – Honorable Mention

2012   Panoramic Photographer of the Year – Silver Award

2012   Memorial Maria Luisa Awards – First Prize

2011   International Photography Awards IPA – First Prize

2011   International Photography Awards IPA – Second Prize

2011   International Photography Awards IPA – 4 Honorable Mentions

2011   Trierenberg Super Circuit – Gold Medal

2010   International Photography Awards IPA – First Prize

2010   International Photography Awards IPA – Second Prize

2010   International Photography Awards IPA – 2 Honorable Mentions

2010   Memorial Maria Luisa Awards – First Prize

2010   ICP Awards – 3 Honorable Mentions

 

Soft shores © Rafael Rojas

Soft shores © Rafael Rojas

 

Mostre

2014   MontPhoto FEST, Girona, Spain

2014   Photokina 2014, Köln, Germany

2014   Confrontations Gessiennes, France

2014   Casa de Cultura Portalea, Eibar, Spain

2013   Chillon Castle, Montreux, Switzerland

2013   Gallery Metropolis 7, Geneva, Switzerland

2013   Gallery Espace Dupon, Paris, France

2013   Fundación Barraquer, Barcelona, Spain

2013   Voies Off Rencontres d’Arles, France

2013   Caja Castilla La Mancha, Albacete, Spain

2013   Palacio de Revillagigedo, Gijón, Spain

2012   Gallery “Bolena”, Dijon, France

2012   Centro biodiversidad Torre Madariaga, Vizcaya, Spain

2010   Smithsonian Museum, Washington, USA

2010   Burke Museum, Seattle, USA

 

Hebridean stripes © Rafael Rojas

Hebridean stripes © Rafael Rojas

 

Pubblicazioni – Libri

2015   “Timeless”, Rafael Rojas Edition

2011   “Natura”, Editions Altus

2010   “Bouts de Planète”, Editions Altus

 

Seracs © Rafael Rojas

Seracs © Rafael Rojas

 

Venerdì 27 Maggio, presso la sala riunioni del Palmanova Outlet Village, gentilmente concessa, sono stati nostri ospiti gli amici del Fotoclub Obiettivo Burano.

 

Obiettivo Burano

Gli amici di Obiettivo Burano

 

Come solito, il nostro Paolo Vercesi ha intervistato i nostri ospiti, rivolgendosi al Presidente di Obiettivo Burano, Alessandro Tagliapietra:

 

PV: Come è nato Obiettivo Burano.

 

AT: E’ nato grazie a passione e fatalità. Uscendo con la macchina fotografica vedevo altre persone interessate, come me, a saperne di più: “anch’io fotografo”. A Burano non c’è nulla, proviamo a vedere se uscendo un po’ assieme riusciamo a costruire qualcosa… nient’altro, tutto qui. Siamo ancora una realtà giovane, con una ventina di soci, facciamo due/tre mostre fotografiche all’anno, ogni anno abbiamo qualche iscritto nuovo, facciamo un corso di fotografia di base per fotografi in erba che vogliono imparare. Ogni volta che allestiamo una mostra inseriamo anche le fotografie dei più giovani e anche stasera abbiamo portato qualche immagine di ragazzi che hanno appena finito il corso di fotografia. Andiamo avanti così, con calma, perché nelle isole si va avanti così, con calma, senza fretta.

 

PV: Con la vostra isola che rapporto avete?

 

AT: Penso di amore e odio, come un po’ tutti: non è facile vivere nelle isole, ma io amo Burano. E non sono di Burano, io sono di un’altra isola, Murano dove si fa il vetro. Sposandomi con una ragazza di Burano, mi sono trasferito “di là”, ma con piacere. L’isola è colorata, si vede anche dalla scelta delle magliette che indossiamo stasera, ci piace vivere nel colore. Ci sono molti pro e contro nel vivere a Burano: siamo 2700 abitanti, ci sono sempre meno negozi di quartiere. Bisogna spostarsi per acquistare quello che serve per vivere, i generi di prima necessità si trovano, ma già per il vestiario bisogna prendere la barca. Al contrario di voi, ci si sposta sempre a piedi, le anche e le ginocchia, sono un po’malmesse… Ma questo è il mio pensiero, gli altri avranno altre idee, ma di queste cose non parliamo mai, quando ci troviamo parliamo di fotografia.

Questa è la nostra prima volta che presentiamo nostre multivisioni: ci abbiamo provato. Questa sera vedrete il montaggio in audiovisivo di due mostre fotografiche che abbiamo realizzato, una a colori, Burano di notte “Burano bai nait”, come diciamo noi, ed una in bianco e nero sulle tradizioni e sui mestieri antichi di Burano, come il pescatore, mestieri che non sono più come una volta. Sono foto preparate per venire stampate e viste espostein una mostra, ma mi sembra che il risultato sia comunque buono.

 

[Viene proiettata “Burano bai nait”]

Buran bai nait

Buran bai nait

 

AT (rivolto al pubblico): Qualche domanda su Burano di notte?

 

Alberto Monte: Il campanile…

 

AT: Sì è storto, non è un effetto ottico.

 

AM: Perché è storto?

 

AT: Mah, se non ricordo male, la basilica era più piccolina ed anche il campanile più basso, quindi le fondamenta erano per un carico minore, poi hanno ampliato la basilica ed alzato il campanile e un po’ alla volta quello si è inclinato.
Come avete visto dalle foto anche a Burano abbiamo l’acqua alta e qualche volta abbiamo anche la neve e ne approfittiamo per uscire per cogliere queste occasioni. Qualche foto di quelle che avete appena visto può avere anche 7-10 anni. A volte le foto dei ragazzi più giovani risultano più interessanti di quelle di noi più esperti.

 

Dal pubblico: come mai la scelta di non fotografare persone?

 

AT: A Burano di notte non ci sono persone.

 

[risate]

 

AT: Siamo in 2700 di giorno, di notte non c’è mai in giro nessuno.

Andiamo avanti, passiamo al bianco e nero.

 

[Viene proiettata “Imparada l’arte, tenemosea da parte“]

Imparada l'arte...tenemosea da parte

Imparada l’arte…tenemosea da parte

 

AT: Domande? Il bianco e nero, Burano…

 

Dal pubblico: Chi è stato fotografato si è rivisto?

 

AT: Sì, con quelle foto abbiamo fatto una mostra fotografica. Vivendo in una piccola isola, lavoriamo per i suoi abitanti, che si fanno riprendere volentieri e che vengono poi a vedersi. Alcuni soggetti, come i cuochi sono delle vere e proprie icone dell’isola. Il risotto è particolare, abbiamo proposto tante immagini ma non è facile fare il risotto in quel modo, vale la pena venire ad assaggiarlo.

 

Luigino Snidero: Alessandro, ora devi presentare il tuo lavoro…

 

AT: Il prossimo video raccoglie solo fotografie mie che ho raccolto in questi anni, tra le mie isole, vedrete Venezia, Burano e la laguna. Le immagine sono già comparse su Social e forum: spero vi piacciano.

 

[Viene proiettata “Frames” di Alessandro Tagliapietra]

Frames (frammenti della mia quotidianità)

Frames (frammenti della mia quotidianità)

 

AT: Qualche domanda sulla laguna? Volete venirci? Vi portiamo. Grazie!

 

LS: Non è finita, Alessandro, ti ricordi come ci siamo conosciuti? 

 

AT: Non mi ricordo più.

 

LS: E’ successo così, quando abbiamo fatto il primo forum del CFP, sul mio sito avevo parcheggiato una versione di prova del forum su cui non c’era mai nessun che serviva solo per fare prove. Nel frattempo era partito il sito ufficiale… poi un giorno per caso sono entrato nel forum di prova e ci trovo un messaggio di due/tre mesi prima: “Ma in questo forum non c’è nessuno?” ed era di Alessandro. Così ci siamo conosciuti e ci frequentiamo da diversi anni ormai, un po’ a Burano, un po’ qua ed in occasione dell’ultima visita del CFP a Burano, lo scorso aprile, ci siamo detti: perché non facciamo qualcosa assieme? E così nasce la prossima multivisione, con qualche foto di Obiettivo Burano, qualche foto del CFP e le musiche di Baldassare Galuppi, musicista di Burano. 

S’intitola Chromoterapia, perché Burano è un luogo ideale per riposarsi e rilassarsi, l’isola è deserta fino alle 10 del mattino, poi arrivano i turisti e poi ridiventa deserta dopo le 5 del pomeriggio. Si gira benissimo è di una pace e relax totali, si sta veramente bene.

 

[Viene proiettata “Cromoterapia”]

Cromoterapia

 

LS: credo sia stata una bellissima serata e merita veramente visitare Burano. Gli amici di Burano, Gianni, Maurizio, Massimo, Diego, Claudio, Paola e Alessandro, sono sempre disponibili, gentili ed accoglienti con noi e li salutiamo con un applauso caloroso.

 

 

Grazie a:

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per l’ospitalità!

Il occasione dell’evento più importante dell’anno per la Città Stellata, la partenza di tappa del Giro d’Italia, il CFP ha avuto l’opportunità di disporre di un importante spazio espositivo: la loggia in Piazza Grande.

In quel bellissimo ambiente, abbiamo quindi allestito l’anteprima della nostra mostra “Naturalmente FVG” e, nell’antistante porticato, giovedì 19 maggio sera, durante la grande festa del Giro, abbiamo proiettato alcune delle nostre più belle multivisioni.

Questo breve articolo è solo per dire un grandissimo grazie all’Amministrazione Comunale, che ha creduto in noi e ci ha ospitati nel suo spazio migliore, a tutti i numerosissimi visitatori della nostra mostra, ai fotografi che hanno messo a disposizione i loro scatti più belli, alle Officine Grafiche Visentin, che li hanno stampati in modo stupendo, a tutti i Soci che hanno allestito, presidiato e smontato la mostra. Per noi è stata una grande festa di fotografia, ancora grazie davvero di cuore a tutti!

Ora la mostra riposerà fino a settembre, quando sarà ospitata al BioPhotoFestival Internazionale di Budoia. A ottobre invece verrà allestita presso la Festa d’autunno a Feletto Umberto. Poi ci saranno ancora 2 location splendide, ma per ora sono ancora top secret!

 

Si decide come ordinare le foto

Si decide come ordinare le foto

Si prendono le misure

Si prendono le misure

Un soddisfatto sguardo d'assieme

Un soddisfatto sguardo d’assieme

 

Marco pianta i primi chiodi

Marco pianta i primi chiodi

Come le mettiamo?

Come le mettiamo?

Discussioni tecniche e raddrizzamento linee

Discussioni tecniche e raddrizzamento linee

Ancora discussioni tecniche...

Ancora discussioni tecniche…

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Un angolo della mostra

Preparativi per le proiezioni

Preparativi per le proiezioni

Giovedì 19, mostra aperta!

Giovedì 19, mostra aperta!

E anche le affissioni sono a posto

E anche le affissioni sono a posto

Luigino con il vicesindaco, Adriana Danielis

Luigino con il vicesindaco, Adriana Danielis

Un momento della proiezione di FVG Landscapes

Un momento della proiezione di FVG Landscapes

Gigi in ...maglia rosa

Gigi in …maglia rosa

Tutti con il cappellino del Giro!

Tutti con il cappellino del Giro!

Il Giro è partito, si smonta...

Il Giro è partito, si smonta…

Oggi il Circolo Fotografico Palmarino compie  41 anni!
E’ doveroso un breve excursus, non esaustivo, sulle principali attività svolte nell’ultimo quinquennio dal CFP ed in corso nel 2016 e ringraziare tutti i Soci ed il Direttivo per l’intenso ed appassionato lavoro svolto.
Un grazie particolare anche a tutti i nostri, tantissimi, ospiti, che ci hanno onorato della loro presenza e delle loro splendide immagini in questi bellissimi anni!

 

Quinquennio 2011 – 2016

 

Dati generali:

Iscritti: mediamente 90 Soci/anno.

Corsi di fotografia/fotoritocco ogni anno: totale circa 300 partecipanti nel quinquennio, 85 nel solo 2016 (corso già tenuto tra gennaio ed aprile).

Dal corso 2016 di Manzano

Dal corso 2016 di Manzano

 

 

CFP aderisce alla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.

CFP collabora con Proloco Manzano.

CFP collabora con Centro Salute Mentale di Palmanova (serate, corsi mirati di fotografia).

CFP collabora con Accademia Nuova Esperienza Teatrale di Palmanova.

CFP collabora con Nova Ludica per eventi “Cosplay”.

CFP ha un proprio forum di discussione online con 720 iscritti (www.cfpalmarino.com).

CFP ha un proprio blog per la pubblicazione di interviste, recensioni, articoli tecnici… (www.cfpalmarino.it).

Charity: CRO Aviano: euro 1000, Avos onlus: 800 kg di cibo in scatola.

800 Kg di viveri da CFP ad Agos

800 Kg di viveri da CFP ad Agos

 

Riunioni: ogni lunedì, con pianificazione, media presenze in sede 25 persone, con punte di 50.

Cena Sociale: ogni anno, a gennaio.

Da gennaio 2016, mensilmente: Autofocus, incontro con l’autore (al PAOV, 80/100 persone as appuntamento).

Dal 2016: grande grigliata estiva CFP.

 

Attività quinquennio:

Settembre 2011: corso di Still life con il fotografo Gabriele De Nardo (al Circolo).

Novembre 2011: gita a Modena, mostra Ansel Adams (40 partecipanti).

Gennaio 2012: serata con il fotosub campione italiano Michele Davino (al PAOV)

Maggio 2012, workshop fotografico ai Monti Sibillini.

Ottobre 2012: “Dolomiti Friulane, le voci del silenzio” libro e multivisione di Luciano Gaudenzio (al PAOV).

Ottobre 2012:  “Pensieri d’inverno” (Panfili e Lombardi, al PAOV)

Novembre 2012: serata con il multivisionario Carlo De Agnoi (al PAOV).

Febbraio 2013: presentazione del libro “Oasi” (Cattaruzzi, al PAOV).

Marzo 2013: corso di multivisione con Carlo De Agnoi.

Maggio 2013: serata CFP  “ Ísland – storie d’acqua e sul ghiaccio” al PAOV.

Settembre 2013: serata CFP in collaborazione con  Centro Culturale Settetorri di Tavagnacco e patrocinio del Comune (‘auditorium Feletto Umberto).

Ottobre 2013: mostra collettiva alla “Festa d’autunno” a Feletto Umberto.

Novembre 2013: corso di orientamento con APRD nordic walking di Buttrio .

Novembre 2013: presentazione del libro “M’ama non m’ama” (De Agnoi, al PAOV).

Novembre 2013: “ARCTOS.01” – Gli orsi di Nico Zaramella (al PAOV).

Maggio 2014: mostra collettiva CFP all’Aeroporto FVG di Ronchi dei Legionari.

Novembre 2014: “Fra sassi, terra e acqua” (con Sergio Vaccher, PAOV).

Novembre 2014: “30” (con Andrea Pozzi, PAOV).

Novembre 2014: “Cansiglio, le musiche silenti della foresta” (con Paolo Toffoli, PAOV).

Marzo 2015: presentazione del libro “Splendida natura del Nord America” (Bartoloni, PAOV).

Marzo 2015: serata CFP al fotoclub “El Bragosso” a Caorle.

Maggio 2015: serata di multivisioni CFP al PAOV.

Maggio 2015: seminario Canon al PAOV.

David Noton al Ristori - by Federico Indri

David Noton al Ristori – by Federico Indri

David Noton al Ristori - by Federico Indri

David Noton al Ristori – by Federico Indri

Paolo ed Ema al mixer al Ristori

Paolo ed Ema al mixer al Ristori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maggio 2015: “Chasing the light roadshow” con il fotografo internazionale David Noton (sold out teatro Ristori).

Settembre 2015: serata di multivisioni CFP (Aula magna scuola Piccoli, Cividale).

Novembre 2015: “La natura ai piedi del Grappa” (con Valter Binotto, al PAOV).

Novembre 2015: “Viaggio in Dolomiti” (con Marco Dian, al PAOV).

Novembre 2015: presentazione del libro “Splendida natura d’Africa” (Bartoloni, PAOV).

Febbraio 2016: presentazione libro “Carnia, scrigno di emozioni” (Bano e Da Pozzo, Abbazia Rosazzo).

Marzo 2016: ospiti del 15° Diaponatura a San Donà di Piave.

Aprile 2016: serata CFP a Burano (Venezia).

Aprile 2016: workshop a Burano (Venezia).

Aprile 2016: presentazione libro “Terra d’Africa” (De Monte e Morgante, Abbazia di Rosazzo).

Maggio 2016: “Fotografi in GIRO” mostra collettiva e multivisioni sotto la Loggia in Piazza a Palmanova.

Maggio 2016: serata di multivisioni CFP a Muzzana in occasione del Festival fotografico dell’oasi di Marano Lagunare.

Settembre 2016: mostra “Naturalmente FVG” e stand in occasione del 3° contest internazionele BioPhotoFestival a Budoia.

Ottobre 2016: mostra alla “Festa d’autunno” a Feletto Umberto.

Ottobre 2016: serata CFP a Mestre, ospiti di Effemme (Fotoamatori Mestrini).

Novembre 2016: grande evento con fotografo internazionale Rafael Rojas (teatro Modena).

 

 

David e Wendy Noton con Andrea

David e Wendy Noton con Andrea

David e Wendy Noton con Elena

David e Wendy Noton con Elena

David Noton con Luigino

David Noton con Luigino

David Noton con Marco

David Noton con Marco

David Noton con Stefano

David Noton con Stefano

David e Wendy Noton con Rossana

David e Wendy Noton con Rossana

 

 

Tair 11A 135mm f/2.8

Tair 11A 135mm f/2.8

Questo obiettivo è di provenienza sovietica; prodotto a partire dal 1955 con attacco prima M39 (con verniciatura metallizzata) poi M42 (con verniciatura  nera) è facilmente utilizzabile, tramite apposito adattatore, con le più recenti reflex digitali o fotocamere mirrorless.

Il Tair 11A 135mm è rimasto in produzione fino alla metà degli anni 90. Grazie ad un’apertura massima di f/2.8 (selezionabile tramite apposita ghiera) ed ad un diaframma a venti  lamelle è in grado di isolare il soggetto in maniera molto buona, creando un buon effetto di tridimensionalità, e lo sfocato, in particolare, risulta essere molto cremoso.

 

tair-11a01_7

Personalmente lo utilizzo spesso in macrofotografia in quanto dona un effetto molto poetico; ottimo il suo utilizzo come obiettivo da ritratto (135mm).
La messa  fuoco, ovviamente manuale, è particolarmente facile grazie  alla ghiera molto fluida che garantisce un’ottima regolazione; la distanza minima di messa a fuoco è di 1,2 metri, quindo sui soggetti particolarmente ravvicinati è necessario utilizzare uno o più tubi di prolunga.
Con questa lente scatto spesso a mano libera in quanto è molto maneggevole, grazie ad un peso relativamente contenuto (600 grammi).
La dotazione di serie originale prevede un set di  filtri colorati con diametro di 55 mm., eredità di quando la fotografia era ancora in bianco e nero.
L’obiettivo ha un paraluce integrato estraibile.
Esistono altre versioni della lente, meno diffuse: il Tair-11T tropicalizzato per fotografia aerea ed il Tair-11-2 con una lunghezza focale di 133 mm.

By Muggian

Alcuni scatti realizzati con il Tair 11A
© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon