Il 20 Febbraio 2016, il CFP ha presentato in Abbazia di Rosazzo e con la collaborazione di Proloco Manzano, lo splendido libro “Carnia scrigno di emozioni” con immagini di Gabriele Bano e Paolo da Pozzo, prefazione di Dante Spinotti e multivisione di presentazione di Diana Crestan, Daniele Marson Editore.

Paolo da Pozzo e Gabriele Bano © Bano e Da Pozzo "Carnia scrigno di emozioni"

Paolo da Pozzo e Gabriele Bano © Bano e Da Pozzo “Carnia scrigno di emozioni”

“Carnia scrigno di emozioni” è uno splendido e raffinato volume fotografico indirizzato alla conoscenza del territorio carnico ed a chi ama la buona fotografia in genere, con immagini che rappresentano benissimo “un ambiente unico che nelle sue vallate racchiude una natura ancora integra dove ambienti caratterizzati da torrenti, prati, boschi e vette si susseguono, suscitando a chi in punta di piedi ha la sensibilità di saper vedere e ascoltare, emozioni che rimangono nel cuore. Le stagioni ed i colori, sapientemente ritratti dai fotografi che nella Carnia hanno la loro terra nativa, si alternano nelle valli esaltando questo scrigno di bellezze naturali”.

Il pubblico in sala

Il pubblico in sala

 

Il nostro Paolo Vercesi ha intervistato i due bravissimi fotografi:

Paolo Da Pozzo e Gabriele Bano alla presentazione di "Carnia scrigno di emozioni"

Paolo Da Pozzo e Gabriele Bano alla presentazione di “Carnia scrigno di emozioni”

 

Paolo Vercesi: Com’è nata la vostra passione per la fotografia?

Gabriele Bano: La mia passione per la fotografia naturalistica nasce dalla passione per la natura. Nasco come naturalista autodidatta. Prima, come tutti noi in Carnia, con il nonno cacciatore in giro per i boschi, con la nonna a fare fieno sui prati. Già all’epoca andavo alla ricerca della farfalla, del bruco, specialmente degli uccelli. Poi piano piano è nata la voglia di documentare quello che vedevo, di studiare quello che vedevo: da lì è nata la mia passione per la fotografia. Successivamente sono entrato a far parte dell’AFNI, Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, all’epoca capitanata da Daniele Marson (e oggi siamo nuovamente insieme qui 20 anni dopo a presentare questo progetto). Poi è arrivata l’amicizia con Paolo con il quale, pur essendo del mio stesso paese, ci siamo conosciuti solo molto tempo più avanti.

Paolo Da Pozzo: Per quanto mi riguarda la mia esperienza è molto simile. Fin da piccolo andavo con mio padre a caccia, e la Carnia è ricca di cacciatori, fin da piccolo ho scoperto il fascino della natura, quello di alzarsi molto presto al mattino, di vedere le prime luci, le albe, le nebbioline. Andando a caccia con mio papà ho potuto apprezzare tutte queste cose. Portavo con me la mia macchina fotografica, che era poco più che un giocattolo all’epoca. Ho coltivato a lungo questa passione, concentrandomi sulla fotografia naturalistica, di animali e di paesaggio, poi sono entrato a far parte dell’AFNI, dove ho conosciuto tante persone che condividevano la mia stessa passione e già 5 anni fa con Gabriele e con Luciano Gaudenzio abbiamo pubblicato un libro sul nostro territorio, sulla Carnia. Infine abbiamo avuto la fortuna di trovare un editore che ha creduto in un nuovo progetto sulla Carnia e dopo 4 anni a raccogliere immagini abbiamo finalmente partorito questo nuovo libro.

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

 

Paolo V: Nonostante siate bravissimi, non siete fotografi a tempo pieno: nella vita cosa fate?

Paolo DP: Io ho un’attività commerciale a Tolmezzo, alla sua terza generazione, e quella è la mia attività prevalente. Poi chiaramente la fotografia è qualcosa che va al di là della passione perché ti impegna tutto il tempo libero.

Gabriele B: Io sono un libero professionista, faccio l’avvocato a Tolmezzo. Anche per me la fotografia è solo una passione. Io mi definisco un fotoamatore evoluto, vendo i miei libri ai miei amici e quindi… (ride)

Paolo V: I fotografi spesso sono considerati “animali solitari”, mentre voi collaborate già da alcuni anni e avete già realizzato assieme un altro libro: come nasce e come si mantiene un simile sodalizio?

Gabriele B: Nasce tutto dalla passione. È vero che il fotografo naturalista tende ad essere più solitario perché per certi tipi di fotografia è opportuno essere in un numero dispari inferiore a 3, per non recare disturbo, perché quando sei insieme ad altri comunque chiacchieri ed aumenti la possibilità di spaventare gli animali, però io preferisco uscire in compagnia. Con Paolo usciamo assieme da una decina di anni e ci unisce la passione, l’amore per la fotografia e la natura. È un’amicizia che è sopravvissuta alla realizzazione del primo libro, che ha comportato anche degli effetti economici, e nonostante questo l’amicizia è rimasta inalterata, anzi è aumentata e ci ha portati verso un ulteriore progetto. Credo sia questo il leitmotiv della nostra amicizia: la passione vera e l’amicizia vera, profonda.

Paolo DP: Condivido. Il bello di condividere un progetto è quello che ci si confronta continuamente, si fanno uscite insieme, si porta avanti tutta la progettualità del prima e del dopo del libro… Non nascondo che anche fare delle uscite in solitaria ti dà una gratificazione personale importante, perché hai modo di fare dell’introspezione mentre cammini da solo, mentre raggiungi un certo obiettivo, una certa meta. Quindi c’è un aspetto positivo per entrambe le situazioni.

Gabriele B: Non dimentichiamo però che anche che quando andiamo da soli c’è sempre la condivisione immediata di quello che abbiamo portato a casa.

Paolo DP: Infatti noi abbiamo un nostro modo per comunicare. Per esempio quando portiamo a casa la fotografia di un animale particolarmente elusivo, ci scriviamo “in saccoccia abbiamo la foto del forcello piuttosto che del cedrone”… è proprio un modo per dire che abbiamo conquistato insieme un certo risultato.

© Bano e Da Pozzo Le ultime luci calano sul Monte Bivera Sauris Carnia

© Bano e Da Pozzo Le ultime luci calano sul Monte Bivera Sauris Carnia

 

Paolo V: In questo libro quante foto avete fatto assieme?

Gabriele B: Forse tutte… Non lo so, dovremmo sfogliare il libro. Diciamo che sono state pensate tutte insieme. Proprio quello che diceva prima Paolo: il bello sta anche nella progettualità: trovarsi, cartina Tabacco alla mano, vedere quello che ci mancava a livello paesaggistico, studiare chi ci andava e quando andarci. Lo stesso per quanto riguarda fiori, piante, animali. La progettualità delle foto è stata sempre pensata da entrambi. Alla fine ci eravamo ripromessi, anche con Daniele, di utilizzare 100/110 foto per il libro, cercando di bilanciare con una cinquantina a testa, 10 su, 10 giù, non avrebbe avuto importanza. Alla fine invece, senza volerlo, eravamo esattamente al 50% a testa.

Paolo V: “Carnia scrigno di emozioni” sta avendo un grande successo. Avete venduto oltre 1500 copie: questo cosa significa per voi?

Paolo DP: Significa una soddisfazione personale, indubbiamente, ma anche la consapevolezza che riusciamo probabilmente a far prendere coscienza della bellezza di un territorio che ci è così vicino. Per noi la più grande soddisfazione quando facciamo queste serate, e magari le facciamo proprio in Carnia, è che dei conterranei ci dicano “non credevamo di avere cose così belle sulla porta di casa”. Questa è la cosa che ci gratifica di più.

Paolo V: La prossima sfida da fare assieme?

Gabriele B: Carnia 3.0 (ride)

Paolo V: Il posto più bello che avete visitato in Carnia?

Gabriele B: Questa domanda avrei dovuto leggerla prima, così mi preparavo… (ride)

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, la discesa della forra del Lumiei, che è stata un’esperienza particolare, piuttosto avventurosa: ho dovuto farmi accompagnare da una guida, con calate con le corde, con la muta da subacqueo, tutta l’attrezzatura dentro a barilotti a tenuta d’acqua… è stata una cosa piuttosto impegnativa, ma ne valeva la pena, perché è un ambiente estremamente severo, ma anche estremamente particolare, che nessuno immagina possa trovarsi nella nostra terra.

Gabriele B: Per quanto mi riguarda, è difficile dire quale sia il posto più bello. Tutta la zona di Sauris, tutta la zona di Paularo, probabilmente. Per completare il discorso di Paolo da un punto di vista non solo paesaggistico, quelle che mi hanno dato più gioia sono state la foto del gallo forcello: un target che va molto seguito anche dal punto di vista della preparazione naturalistica: studiare la specie, l’etologia della specie, cercarlo e cercare di farlo in ambienti particolari. Vedrete poi delle foto con la neve, altre senza… tutto questo è stato per me molto gratificante.

© Bano e Da Pozzo "Carnia scrigno di emozioni"

© Bano e Da Pozzo “Carnia scrigno di emozioni”

 

Paolo V: La sala stasera è piena di fotografi: avete un posto da consigliare?

Gabriele B: I punti più facilmente raggiungibili e che possono dare quasi immediatamente dei risultati, pur non conoscendo i luoghi, sono forse tutto l’anello delle malghe di Sauris e la Val Pesarina. Sono i luoghi più facilmente raggiungibili e che possono dare più facilmente soddisfazioni anche se non conosci quel territorio.

Paolo DP: Condivido e aggiungo che sicuramente una delle esperienza più belle per un fotografo paesaggista è quella di andare ai primi di luglio, magari partendo da Lateis, che è una piccola frazione sopra Sauris, fare la via delle malghe, la panoramica alta e lì si trova ad un certo punto una malga che si chiama Pieltinis, che a luglio diventa letteralmente tutta rossa di rododendri: a livello di arco alpino una situazione del genere non si vede facilmente, non si riesce proprio a camminare se non calpestando i rododendri. È proprio uno spettacolo.

Paolo V: Per questa serata avete deciso di presentarvi anche utilizzando la multivisione per voi preparata da Diana Crestan: cosa ne pensate di questa forma di espressione della fotografia?

Gabriele B: è un’espressione d’arte. Noi questa sera proporremo anche 4 o 5 slideshow, cioè immagini musicate e poi passeremo la parola alla professionista e forse ci spiegherà lei la differenza tra un semplice audiovisivo e una multivisione in cui oltre alla fotografia ed alla musica si aggiunge anche qualcos’altro.

Paolo DP: Prima che Diana realizzasse la sua multivisione, con Gabriele ci siamo confrontati, cercando di capire cosa a noi piacesse di più in termini legati forse ad una fotografia più tradizionale, la classica proiezione in dissolvenza. Quindi musica ed immagini “pulite”, senza effetti speciali, dissolvenze strane, sovrapposizioni… Questo è quello che noi preferivamo. Poi io so che la multivisione è molto di più…

Paolo V: In assoluto, qual è la foto che vi ha dato più soddisfazioni?

Gabriele B: La foto che mi ha dato più soddisfazioni è stata quella premiata ad un concorso internazionale in Germania nel 2007. Era ancora una foto su pellicola 6×4,5 Velvia, una foto del torrente Arzino in autunno. Sono innamorato del Torrente Arzino in tutte le stagioni, ma particolarmente in autunno, e tutti i fotografi che sono qui sicuramente lo conoscono, però il fatto di essere premiato ad un prestigioso concorso internazionale per la prima volta con la foto del “tuo cuore” è stata veramente una soddisfazione enorme, tanto che Paolo mi ha accompagnato alla premiazione, sobbarcandosi un migliaio di chilometri buoni… Però ne valeva assolutamente la pena: portare il tuo territorio al di fuori dei tuoi confini non ha prezzo!

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, è difficile dire qual è la tua foto che ti emoziona di più… Forse quella che dopo vedrete e che apre la proiezione dei galli forcelli, che rappresenta un gallo che canta sotto una grande nevicata. È quello che ci sta prima che crea il ricordo, che crea un’emozione… eravamo saliti il giorno prima a mettere i nostri capanni con una situazione primaverile, quindi assolutamente tranquillissima, con i crochi sui prati. Siamo poi scesi la sera a dormire al rifugio e quando ci siamo svegliati abbiamo sentito quello che io chiamo il “rumore del silenzio” tipico di mentre sta nevicando. Avevamo i nostri capannini in quota e ci siamo chiesti “cosa facciamo?” perché non sapevamo se trovavamo i galli o meno. Siamo comunque saliti, i capannini erano diventati dei piccoli igloo perché erano completamente sommersi dalla neve. Ci siamo entrati e con nostra grande sorpresa si è verificata questa bellissima situazione dei galli che, mentre nevicava, sono apparsi comunque e sono riuscito a realizzare questa foto con il groppone del gallo tutto imperlato di neve ghiacciata mentre sta nevicando. Questo è uno dei ricordi più belli, delle emozioni più belle che ho.

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

© Bano e Da Pozzo (Carnia scrigno di emozioni)

 

Paolo V: Un fotografo che vi ispira?

Gabriele B: Dico prima io così Paolo non me lo ruba… rispondo in 2 step. All’epoca della pellicola, 15 anni fa, sicuramente Hannu Hautala, attualmente ce n’è tanti, ma forse quello in cui mi rispecchio di più è il fotografo francese Vincent Munier: un fotografo molto di atmosfera, animali ambientati, montagna, Nord, neve. Mi ci vedo molto. Molto lontano, eh? (ride)

Paolo DP: Per quanto mi riguarda, non so se lo conoscete, Bruno D’amicis, perché è un grande fotografo, ma soprattutto perché è una persona che ha una passione enorme per la natura. Quando lui porta avanti un progetto, lo porta avanti in un modo totale, con una dedizione completa. Lui è stato capace di vivere 3 mesi a fianco dei lupi in totale solitudine per riuscire a fare delle foto che magari non tutte sono fantastiche da un punto di vista prettamente fotografico, ma che danno veramente il senso di come è riuscito ad integrarsi con la natura ed a creare una simbiosi unica.

Paolo V: Che cosa non lasciate mai a casa?

Gabriele B: La macchina fotografica (ride)

Paolo DP: Il cavalletto, tra tutti gli accessori, se si può definire accessorio, è fondamentale perché permette una fotografia molto più riflessiva, molto più posata anche nell’epoca del digitale: Oggi hai la tentazione di scattare tanto e più di quel che serve. Il cavalletto ti permette di curare molto la composizione, l’inquadratura, di curare lo scatto in maniera più riflessiva

Paolo V: Paolo, Gabriele, grazie. Non resta che scoprire cosa c’è dentro lo scrigno!

 

Canon

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L’evoluzione della fotografia.

Elisa Targher ed Alberto Czajkowski, del Pro Imaging Group di Canon Italia, ci porteranno la loro diretta ed esclusiva esperienza dal vasto mondo della fotografia, con introduzione alle nuove tecnologie digitali sviluppate per chi fotografa sia a livello professionale che amatoriale. Al termine della presentazione che includerà i nuovi prodotti in uscita nei prossimi mesi, introducendo anche la nuova reflex EOS 5DS da 50 megapixel, i presenti potranno porre domande e aprire dibatti su temi specifici.

LA SERATA E’ APERTA A TUTTI,
SIETE TUTTI INVITATI al Palmanova Outlet Village, SP 126, KM 1.6, Joannis, 33041 Aiello del Friuli.

ore 17:00

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Il Circolo Fotografico Palmarino il prossimo 13 maggio 2015 taglierà il prestigioso traguardo di 40 anni ininterrotti di attività.

Per festeggiare degnamente  questo importante compleanno, il CFP è orgoglioso di ospitare per la prima volta in Italia lo spettacolo  del grande fotografo inglese David Noton: “Chasing the Light Roadshow”.

L’evento, unico nel suo genere,  si svolgerà sabato 23 maggio 2015, alle ore 21:00, presso il teatro Adelaide Ristori di Cividale (UD). Ha l’alto patrocinio del comune di Cividale del Friuli.

Cividale

il ricavato della vendita dei biglietti verrà interamente devoluto in beneficenza.

I biglietti sono acquistabili solo in prevendita al prezzo di 10 (galleria) o 15 euro (platea) cliccando qui sotto sul pulsante “Acquista biglietti”

Eventbrite - David Noton's Chasing the Light Roadshow

Per  prenotazioni e informazioni: www.cfpalmarino.it/davidnoton

 

David NotonDavid Noton

Lo spettacolo, che sarà tradotto in diretta in italiano, con proiezioni in HD su grande schermo, offre  circa 2 ore di avventura ed ispirazione fotografica, con spazi riservati alle domande del pubblico. In occasione dell’evento, saranno in vendita libri, DVD e merchandising di David Noton.

laos_30I1468Image courtesy by Mr. David Noton

David Noton è universalmente noto come uno dei maggiori fotografi di paesaggio al mondo.
Gestisce con successo la sua attività di fotografo freelance da Sherborne, Dorset, Regno Unito.
La sua grande passione per la fotografia ed i viaggi nei luoghi più belli al mondo ha plasmato indelebilmente  la sua vita, il suo lavoro ed il suo approccio creativo alla fotografia.

Le immagini di David sono conosciute  in tutto il mondo, sia per il loro indubbio valore artistico, sia perché spesso utilizzate nella pubblicità e dell’editoria.
Tra i suoi clienti troviamo
Canon, di cui David è testimonial e “Ambassador”, il National Trust, Royal Mail, BBC Enterprises , Lonely Planet Magazine e molti altri.
Inoltre, David ha vinto molteplici premi internazionali per il suo lavoro, incluso il prestigioso
BBC Wildlife Photographer of the Year Award nel 1985, 1989 e 1990.

David è inoltre autore di tre libri fotografici, “Waiting for the Light”, “Full Frame” e “The Vision”; il primo volume è stato lanciato in occasione di una sua grande mostra alla Galleria Oxo di Londra che ha attratto oltre 27.000 visitatori da tutto il mondo. Scrive regolarmente di viaggi e fotografia per una serie di riviste fotografiche e siti web, incluso il suo magazine online “Chasing the light”.

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NB: Per quanti arrivano da fuori regione o dall’estero e desiderano soggiornare la notte dell’evento, consigliamo di prenotare un alloggio (ce ne sono per tutte le tasche) con booking.com o altri siti analoghi. Oltre a Cividale, si può dormire anche a San Giovanni al Natisone, Manzano, Udine, Caporetto (è in Slovenia, Kobarid in sloveno), tutte località entro una quindicina di chilometri da Cividale.
Per cenare o semplicemente prendersi un panino, in Cidivale e negli immediati dintorni ci sono decine di ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, agriturismi ove poter mangiare. Praticamente ovunque è possibile gustare il piatto tipico friulano, il frico, ed il dolce tipico delle Valli del Natisone, la gubana, meglio se generosamente annaffiata da grappa o slivovitz (distillato di prugne).
Anche in questo caso, consigliamo di scegliere dove mangiare utilizzando le recensioni di Tripadvisor o altri siti di recensioni culinarie e di prenotare in tempo!

Cividale è una splendida cittadina di origine longobarda ed è patrimonio mondiale dell’Unesco: dal giugno 2011 la serata con David Noton può essere una magnifica occasione per visitarla!

Cividale di adagia lungo il corso del Natisone, attraversato dal magnifico “Ponte del Diavolo“, che unisce alcune frazioni della città.
In centro si può passeggiare nelle splendide viuzze strette dove possiamo trovare praticamente in ogni angolo ristoranti, bar e trattorie. Magnifica la piazza Diacono. Da vedere assolutamente in estate il Mittelfest e la grande rievocazione storica medioevale. In inverno invece è imperdibile la sontuosa manifestazione della “Messa dello Spadone” del 6 gennaio, tenuta in costumi medioevali, alla quale fanno seguito sfilate, giostre medievali… in pratica un vero e proprio tuffo nel passato!

 

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Co- sponsors sono:

I “capitoli” della serata:

Churchill:
nel regno dell’orso polare

Everglades:
la palude degli alligatori e degli aironi

Colorado Plateau:
attraverso i canyons delle terre colorate

Bosque del Apache:
dove le oche delle nevi vanno a svernare

RITRATTO

Roberto Bartoloni

I canyon del Colorado, gli orsi di Churchill, le paludi dell’Everglades, le oche del Bosque del Apache ci passeranno davanti agli occhi, mentre Roberto, con la passione che lo contraddistingue, ci racconterà i suoi viaggi, le sue avventure e la natura di quegli splendidi luoghi. Ingresso libero. Siete tutti invitati!

Palmanova Outlet Village – Sala riunioni 1° Piano
Lunedì 9 marzo 2015 – ore 20:30

 

FOTO PER LOCANDINE

Image courtesy by Roberto Bartoloni

Dopo la laurea in scienze geologiche, Roberto Bartoloni ha preso parte a diverse spedizioni paleontologiche in Europa ed Africa, per conto delle Università di Bologna e di Utrecht. Ha insegnato poi per più di trent’anni Scienze e Matematica ed ora è in pensione. Da circa venti anni è il Delegato LIPU della sezione di San Donà di Piave in provincia di Venezia.

Ha viaggiato per anni in Italia , in Europa, in Asia, in Africa e nelle Americhe avendo sempre come scopo la ricerca fotografica e documentativa dei più importanti siti naturalistici. Ha allestito numerose mostre ed ha collaborato con parecchie riviste di natura. Ha tenuto corsi di foto-naturalistica, dei quali uno presso l’Università di Trieste.

Ha vinto importanti premi sia in Italia che in molti altri paesi europei. Nel 2012, con una foto delle oche delle nevi, ha vinto il premio FIAF “FOTO DELL’ANNO”.

Dal 1999 organizza il “diapoNATURA” che si svolge nel mese di marzo a San Donà di Piave (VE).

 

Per ulteriori informazioni: cfpalmarino@gmail.com

 

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SECONDA EDIZIONE, TUTTE MULTIVISIONI INEDITE

I grandi viaggi del Circolo Fotografico Palmarino
“per la stessa ragione del viaggio viaggiare “- Fabrizio De Andrè

 Sabato 9 maggio, alle 21:00, per la prima volta all’aperto e su grande schermo, nella piazza centrale del Palmanova Outlet Village, il Circolo Fotografico Palmarino vi presenterà alcune multivisioni di viaggio, tutte inedite, realizzate da suoi soci.


 

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La prima sarà “Friuli Venezia Giulia Landscapes”, un viaggio entro le “mura di casa” per conoscere e riconoscere la bellezza che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi e della quale non sempre ci accorgiamo.
Questa multivisione è un lavoro collettivo ed è stata realizzata con immagini di ben 26 autori del Circolo Fotografico Palmarino.


 

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Seguirà “Tutti i colori del Bianco”, splendide immagini di montagna raccolte durante un breve workshop del CFP in Val d’Aosta: Val Ferret, Val Veny e più su, fino alle nevi del Monte Bianco. Scatti di: Fabio Andriola, Fabio Germani, Fabrizio Bergamo, Federico Indri, Luigino Snidero, Paolo Cecotti, Paolo Vercesi, Roberto Pinna, Sigfrido Corradi e Stefano Rossi.


 

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Sarà quindi la volta di “Irish dream”, immagini raccolte nei luoghi più belli d’Irlanda, paese famoso per i suoi paesaggi da sogno, da Fabio Andriola durante alcuni suoi viaggi.


 

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Toccherà poi a “Seventy North”, il racconto per immagini di un viaggio fotografico in Norvegia effettuato nel 2014 da Marco Manzini e Stefano Rossi: ci attendono ghiacci infiniti e splendide aurore boreali.


 

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Seguirà “New England Leaves”: Paolo Vercesi  ci farà viaggiare dal New England più rurale alle coste del Maine alla ricerca dei paesaggi e delle atmosfere autunnali della regione più famosa al mondo per il “foliage”.


 

SkiesOfSkye

Chiuderà “Skies of Skye”, ovvero i cieli di Skye, in Scozia, luogo magico, dalle atmosfere e dalle luci particolari, che i nostri Fabio Andriola, Marco Manzini, Luigino Snidero, Roberto Pinna e Stefano Rossi hanno colto con l’occhio del fotografo.


 

PalmaAD1615

Fuori programma, un’ultimissima multivisione: “Palma, A.D. 1615” un viaggio anche questo, ma a ritroso nel tempo, nella Palmanova del 1615. Le immagini sono state raccolte durante le rievocazioni storiche del 2012, 2013 e 2014 da numerosi soci del CFP.

In caso di cattivo tempo, il programma si svolgerà al coperto presso la sala riunioni del Palmanova Outlet Village, che ringraziamo per il supporto e per questa opportunità.

Palmanova Outlet Village – Piazza centrale (all’aperto)
sabato 9 maggio 2015 – ore 21:00

 

Per ulteriori informazioni: cfpalmarino@gmail.com

 

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