Buona la seconda. A onor di quanto penso ed allargando il discorso in generale, mi sembra che questi scatti risultino statici e poco empatici. Non parlo della tua foto ma in senso lato. Molto spesso ci si concentra principalmente su come realizzare la foto "corretta" attenendosi piuttosto scrupolosamente ai dettami accademici della composizione, della giusta profondità di campo, di un'equilibrata luminosità ecc ecc. rinunciando all'idea di realizzare un tuo scatto personale. Qualche volta penso che forse è meglio concentrarsi sul momento emozionale che può suscitare il paesaggio che stai guardando, rinunciando ad un pizzico di perfezionismo pur di aggiungere il TUO modo di sentirlo. Tornando alle foto . le trovo molto ben realizzate.
Grazie Federico per il tuo passaggio e soprattutto per lo spunto interessante.
Onestamente questa á una domanda che mi pongo anch'io: ma perché ti fai 1500km per scattare una foto giá fatta da milioni di altri fotografi???? Concordo con te che tanti paesaggi sono ormai talmente famosi che finiscono per essere percepiti (per lo meno "addetti ai lavori") come statici e poco empatici in quanto ci vengono proposti in tutte le salse ed in mille condizioni di luce. Dieci anni fa peró, quando mi avvicinai per la prima volta alla fotografia di paesaggio attratto da albe e tramonti mozzafiato in posti idilliaci, la pensavo diversamente. Allora sognavo un giorno di poter scattare anch'io foto simili e quest'obiettivo (...ossessione??) mi ha poi spinto in tutti questi anni a cercare/scovare le locations in modo maniacale, incluso studio scientifico e meticoloso delle variazioni del paesaggio durante le stagioni dell'anno, condizioni di luce, contatto con altri fotografi per approfondire ulteriormente, ecc ecc... Ho poi anche investito tantissime risorse economiche e non per migliorare le mie tecniche di postproduzione per portarle al mio livello attuale.
Ora dopo tutto questo a volte mi chiedo: "sei contento? sei soddisfatto?". Beh, la risposta é si! Ed il bilancio, per me, é ultrapositivo. Concordo sul fatto che le "mie" foto di paesaggio spessissimo sono tutt'altro che originali in quanto cerco e vado deliberatamente in posti famosi ed arcifotografati. In questo viaggio ho peró anche imparato ad accettare il fatto di farmi mille km per trovare tramonti spenti, o peggio, dover poi rinunciare alla sessione fotografica causa maltempo. Ciononostante ho anche imparato a vivere questi viaggi alla ricerca della luce come esperienze, mini-vacanze duante le quali non solo si scattano delle foto, ma anche si conoscono persone e si fanno tante esperienze interessanti. A me piace vedere, gustare ed assaporare questi paesaggi coi miei occhi ed il solo fatto di essere lí a fotografare mi permette quasi di "tatuare" quei paesaggi in modo indelebile nella mia memoria. Dulcis in fundo, penso anche di aver imparato a scattare esponendo correttamente ed a spremere un file RAW in post come voglio io per poterci estrarre tutto il potenziale.
Traggo spunto, e concordo, con la tua osservazione che a volte sarebbe meglio concentrarsi maggiormente sul lato emozionale, cercando un'interpretazione personale della scena. Per quel che mi riguarda questo modo di intendere la fotografia mi interessa un sacco, ma nel mio caso é ancora limitato a scatti di famiglia o a tentativi di "street photography" (un genere che mi interessa moltissimo, ma nel quale non mi sono ancora impegnato abbastanza).
Grazie ancora per lo spunto e... scusate il papiro...