Tair 11A 135mm f/2.8

Tair 11A 135mm f/2.8

Questo obiettivo è di provenienza sovietica; prodotto a partire dal 1955 con attacco prima M39 (con verniciatura metallizzata) poi M42 (con verniciatura  nera) è facilmente utilizzabile, tramite apposito adattatore, con le più recenti reflex digitali o fotocamere mirrorless.

Il Tair 11A 135mm è rimasto in produzione fino alla metà degli anni 90. Grazie ad un’apertura massima di f/2.8 (selezionabile tramite apposita ghiera) ed ad un diaframma a venti  lamelle è in grado di isolare il soggetto in maniera molto buona, creando un buon effetto di tridimensionalità, e lo sfocato, in particolare, risulta essere molto cremoso.

 

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Personalmente lo utilizzo spesso in macrofotografia in quanto dona un effetto molto poetico; ottimo il suo utilizzo come obiettivo da ritratto (135mm).
La messa  fuoco, ovviamente manuale, è particolarmente facile grazie  alla ghiera molto fluida che garantisce un’ottima regolazione; la distanza minima di messa a fuoco è di 1,2 metri, quindo sui soggetti particolarmente ravvicinati è necessario utilizzare uno o più tubi di prolunga.
Con questa lente scatto spesso a mano libera in quanto è molto maneggevole, grazie ad un peso relativamente contenuto (600 grammi).
La dotazione di serie originale prevede un set di  filtri colorati con diametro di 55 mm., eredità di quando la fotografia era ancora in bianco e nero.
L’obiettivo ha un paraluce integrato estraibile.
Esistono altre versioni della lente, meno diffuse: il Tair-11T tropicalizzato per fotografia aerea ed il Tair-11-2 con una lunghezza focale di 133 mm.

By Muggian

Alcuni scatti realizzati con il Tair 11A
© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

© Marco Gon

 

 

Il 15 gennaio 2016 è stata presentata in Italia la nuova fotocamera professionale del sistema Fuji: dopo 4 anni di onorata carriera, la X-Pro 2 ha sostituito la X-Pro 1, prima mirrorless della serie X, un sistema divenuto in questi anni sempre più completo e ricco di eccellenti ottiche.

FUJI X-PRO 2

FUJI X-PRO 2

Un piccolo riepilogo delle caratteristiche tecniche:

  • Sensore da 24MP X-Trans CMOS III (formato APS-C).
  • 273 punti di messa a fuoco di cui 77 a rilevamento di fase.
  • Mirino ibrido, 36M-dot OLED ed ottico.
  • Sensibilità ISO 200-12800 espandibile fino a 100-51200.
  • Velocità otturatore fino a 1/8000 (1/32000 con otturatore elettronico).
  • Simulazione di varie pellicole di casa Fuji, con introduzione della nuova Acros (un ottimo BN).
  • Doppia slot per memory card SD.
  • Video recording in Full HD a 60fps.

 

L’X-Pro2 ha un affascinante fascino retrò (ricorda le vecchie Leica a pellicola) e linee essenziali e pulite, si impugna con facilità e sicurezza.
Anche per chi ha mani grandi, tutto è a facilmente e velocemente configurabile.

FUJI X-PRO 2 TOP

FUJI X-PRO 2 TOP

Venendo da X-E2 e X-T1, la caratteristica che immediatamente e favorevolmente mi ha colpito è il nuovo joystick per il punto AF a portata di pollice sul retro, che consente la gestione della messa a fuoco automatica, che conta su 273 punti di messa a fuoco, di cui 77 a rilevamento di fase (l’impostazione che uso io, 273 sono decisamente troppi nella stragrande maggioranza dei casi).

Fuji avrebbe dovuto pensarci prima: il joystick è comodissimo e di impressionante velocità!

FUJI X-PRO 2 BACK

FUJI X-PRO 2 BACK

Altra novità è il mirino ibrido, ovvero la possibilità di scegliere mediante una comoda levetta a fianco dell’obiettivo tra la soluzione ottica e quella elettronica. La prima permette di monitorare quello che accade anche attorno all’inquadratura vera e propria, ed è molto comoda in situazioni dinamiche (foto street, per esempio).

FUJI X-PRO 2 VIEWFINDER

FUJI X-PRO 2 VIEWFINDER

Il mirino elettronico è eccellente, in linea con quello della X-T1, con alta risoluzione ed elevato refresh rate. Tutte le info si possono mettere a mirino ed avere la situazione completamente sotto occhio.

 

I dati tecnici completi si possono trovare con facilità in rete.

 

Quello che vorrei trasmettervi sono le mie impressioni d’uso.

Ho avuto modo di utilizzare l’X-Pro 2 qualche giorno fa sulla splendida e coloratissima isola di Burano. L’ho affiancata al nuovo 90mm f/2, ottica notevole ed incisissima già a tutta apertura, probabilmente ad oggi la migliore di tutto l’ampio corredo Fuji.

FUJI X-PRO 2 + 90MM F/2

FUJI X-PRO 2 + 90MM F/2

L’X-Pro 2 pesa molto meno di una reflex, le lenti Fuji, pur dando impressione di grande robustezza e qualità, doti che confermo, sono molto leggere. Con un corredo Fuji si può fotografare tutto il giorno senza affaticarsi e senza trasportare sulla schiena i chili e chili di un equivalente corredo reflex. Certo, la reflex è ancora insostituibile per alcune tipologie di scatti (paesaggio, sport, animali), ma per foto street e reportage l’X-Pro 2 con le sue lenti è assolutamente fantastica.

Non ho esplorato le caratteristiche video della fotocamera, quindi non mi pronuncio al riguardo, anche se ritengo che non sia una fotocamera con particolari vocazioni cinematografiche.

 

Vediamo quindi a quali sono i sui pregi, senza trascurare quelli che ritengo essere i suoi difetti.

 

Pregi:

  • Qualità dell’immagine eccellente, sia scattando direttamente in jpg, ma soprattutto scattando in formato raw. I raw sono molto buoni, dettagliati e lavorabilissimi. Ottima la gamma dinamica.
  • Tenuta degli ISO ottima fino a 1600 (oltre questo valore non scatto comunque praticamente mai).
  • Mirino ibrido fantastico.
  • Buon AF, reattivo e superiore a quello della X-T1 in velocità e precisione.
  • Il già citato joystick per la scelta del punto di messa a fuoco, velocissimo e comodissimo.
  • Il doppio slot, che permette di scattare i raw su una SD ed i jpg sull’altra, oppure di fare il Backup automatico o infine di scattare in continuità da una scheda all’altra.
  • Design retrò molto accattivante e gradevole.
  • Correzione dell’esposizione fino a +/- 3 EV (estendibile a 5).

 

Difetti:

  • Il sistema “pull-up” di settaggio degli ISO sollevando la ghiera dei tempi di scatto non è particolarmente comodo.
  • La durata della batteria è inferiore a quella delle altre serie X, che già non eccellevano in questo. Non è un grosso difetto, basta mettersi in tasca una batteria di scorta.
  • La rotellina della correzione diottrica si sposta facilmente mettendo la macchina in borsa.
  • Qualche pastosità nella resa del fogliame e di altre trame in lontananza, ma non è certo quello paesaggistico il campo di riferimento per questa fotocamera.
  • Il costo, un po’ troppo elevato, ma calerà rapidamente.

 

Conclusioni:

L’X-Pro 2, in un corpo compatto il giusto, cioè non troppo piccolo, né troppo grande, racchiude caratteristiche tecniche da fotocamera professionale.
Le immagini che escono dal nuovo sensore sono ricche di dettaglio e rappresentano in modo corretto i colori reali della scena ripresa. È il terminale di un sistema completo e di grande qualità, perfetto per immagini street e di reportage ed ogni volta che si voglia uscire senza portarsi dietro il peso di un corredo reflex, ma si voglia portare a casa comunque immagini di grande qualità.

BuranoXPRO2

BuranoXPRO2II

BuranoXPRO2III

BuranoXPRO2VI

BuranoXPRO2IV

BuranoXPRO2V

BuranoXPRO2VII

Burano Abstract © Luigino Snidero

Burano Abstract © Luigino Snidero